Analizziamo la storia recente del Derby d’Italia e, non potendo competere per archivio, numero di collaboratori, potenzialità di interviste con redazioni strutturate, cerchiamo di farlo a modo nostro, con una chiave di lettura originale e frizzante!
Il Derby d'Italia nelle Coppe nazionali
Abbiamo scelto una serie di protagonisti di questa eterna sfida tra nerazzurri e bianconeri ed attraverso il racconto del loro contributo, in campo e fuori, proviamo a sciorinare cifre, aneddoti e curiosità.
Ci teniamo, infine, in particolare al paragrafo sul paradosso di questa sfida, ultracentenaria in Serie A, ma inedita o quasi, nelle coppe, europee o nazionali!
La partita del 17 gennaio 2021, aperta da Vidal, con la Juve mai competitiva, sarà ricordata come passaggio di consegne?!
Il gol
Sarebbe troppo facile citare la realizzazione, in compartecipazione, tra Francesco Toldo e Bobo Vieri nel pareggio finale dell’incontro del 2002, votiamo, quindi, la perla di Maicon che ha aperto le marcature nel Derby d’Italia del 16 aprile 2010. Fotografiamo il momento sportivo in quella stagione piene di impegni: una stanca Inter veniva dal 2-2 di Firenze, con conseguente soprasso in testa alla classifica della Roma.
Nel sabato che precedeva l’andata della semifinale con il Barcellona, la madre di tutte le imprese nerazzurre nell’irripetibile anno del Triplete, a San Siro è di scena la Juventus: la partita si avvia verso un deludente 0-0 e neanche i cambi decisi da Mou all’inizio della ripresa con l’inserimento di Stankovic e di un giovanissimo SuperMario sembrano dare frutti. Anzi, è l’improbabile Juve di Zac che si rende più volte pericolosa.
Al 75’ Sneijder calcia una punizione laterale; il tentativo di Milito viene rimpallato ed il pallone allontanato dall’area di rigore. Qui il racconto diventa di magia e non più cronaca sportiva: il fantasista prestato alla fascia, scuola Gremio, stoppa di coscia destra, sombrera con un delicato tocco di destro il neoentrato juventino Amauri, si aggiusta ancora il pallone usando la parte superiore al ginocchio come se fosse la più performante delle racchette da tennis e calcia di mezzo esterno destro alle spalle di un incredulo Buffon.
Non è solo un gol, è la storia sportiva dell’Inter che cambia con questa prodezza del brasiliano, classe 1981, che ha ancora la passione per giocare a calcio. Che sia al City, al Villa Nova o al Sona, non fa differenza!
Eto’o in pieno recupero raddoppierà.
Julio Ricardo Cruz
Sì, i bomber più prolifici di questa sfida sono, a quota 12, Meazza, Sivori e Boninsegna, con Bonimba in gol con entrambe le maglie. Da ricordare anche le 10 realizzazioni di Alex Del Piero, ma noi tra i plurirealizzatori abbiamo scelto El Jardinero: ricordiamo che il tecnicissimo attaccante cresciuto nel Banfield è arrivato all’Inter nel 2003, proveniente dal Bologna.
Non parliamo di un centravanti dalla media realizzativa spaventosa, ma contro la Juve, per Cruz è facile trovare la porta di Buffon. Segna ai bianconeri in 7 occasioni, la prima volta, nel novembre 2003, una doppietta nell’1-3 finale con il quale in attacco con Andy van der Meyde ed Obafemi Martins sbancano il Delle Alpi!
Nella stagione successiva, ancora un gol decisivo al Delle Alpi: nel turno infrasettimanale di fine aprile 2005, sul cross da destra di Zè Maria va in cielo ad incornare il pallone alla spalle del portierone della Juve e della Nazionale.
Video condiviso dalla pagina YouTube FC Internazionale
Nella stagione 2007/2008, Ibra gioca a suo fianco, ma è sempre El Jardineiro a confermarsi primo marcatore nella sfida di andata ed in quella valevole per i quarti di Coppa Italia; tra andata e ritorno realizzerà tre gol e la trasformerazione del rigore del momentaneo 2-2, rappresenterà il suo ultimo gol alla Juve).
Il paradosso
Abbiamo elencato 201 partite di campionato disputate tra le due blasonate società in Serie A. Vediamo quando si sono affrontate nelle altre competizioni.
Anzitutto, in Europa non si sono mai trovate contro: la Juve ha incrociato nell’allora Coppa dei Campioni il Verona, in Coppa Uefa il Napoli di Maradona e la Fiorentina nella doppia finale a poche settimane di distanza dal calcio d’inizio di Italia ’90.
Sempre in Uefa, i bianconeri hanno avuto la peggio contro il Parma e, clamorosamente per le scommesse calcio, contro un Cagliari formato deluxe nel ’95. La partita più famosa tra due squadre italiane in competizioni UEFA è chiaramente il Milan-Juventus di Manchester; l’ultima disputata dai bianconeri contro la Viola di Mario Gomez nel 2014!
Tra le sfide con le italiane dell’Inter, invece, tutti ricordano il doppio derby contro il Milan, prima in semifinale di Champions e due stagioni dopo, valevole per i quarti, ma anche le due vittorie nell’atto conclusivo della Coppa Uefa contro Roma e Lazio.
Supercoppa e Coppa Italia
Se è singolare che Inter e Juve non si siano mai sfidate in Europa, risulta incredibile come in Supercoppa italiana questo confronto si sia disputato solo una volta nelle 33 partite, compresa la prossima Juventus-Napoli, giocate da quando nel 1988 il trofeo è stato istituito: a decidere l’incontro nel caldo delle estate 2005, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari è un destro sul primo palo dell’accorrente Veron dopo un assist sopraffino di Adriano!
Se, invece, spostiamo l’attenzione sulla Coppa Italia, il dato fa ancora più riflettere: nessuna finale tra Juve ed Inter da quando si gioca l’atto conclusivo in partita secca, compresa l’edizione 2021 vista che entrambe le compagini, nella parte destra del tabellone, si sfideranno nella doppia semifinale, il 2 ed il 9 febbraio 2020! Per individuare uno Juventus-Inter o viceversa che abbia assegnato il secondo trofeo nazionale, dobbiamo tornare indietro alla finale di Coppa Italia 1965…
Segnaliamo, per gli amanti delle statistiche, come la doppia sfida del giugno 1983 era “solo” una semifinale, per una competizione che vedeva tante partite delle sfide decisive da giocarsi in estate inoltrata!
*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Luca Bruno ed Alberto Ramella. Prima pubblicazione 10 gennaio 2021.