Quando un campione appende gli scarpini al chiodo, ha parecchie possibilità. C’è chi lascia totalmente il mondo del calcio per dedicarsi ad altro, chi decide di fare l’allenatore (con risultati non sempre ottimali nonostante la grandezza in campo), chi opta per rimanere nell’ambiente magari con un ruolo televisivo o radiofonico e infine chi continua la carriera dietro una scrivania, da dirigente.
E molto spesso sono le bandiere quelle che ottengono la possibilità di entrare a far parte dei consigli di amministrazione o di avere potere decisionale in determinate aree.
Di esempi ce ne sono molti, non tutti a lieto fine. Tra quelli che sono ancora in carica ci sono Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica del suo Milan, o Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter. È invece durato poco alla Roma Francesco Totti, mentre Pavel Nedved ha da lasciato il suo incarico alla Juventus.
I numeri di Alex Del Piero con la Juve
E a proposito dei bianconeri, in un momento di rivoluzione quasi totale a livello dirigenziale, spunta una possibilità che definire intrigante è dire poco: il ritorno di Alessandro Del Piero in società.
Pinturicchio non avrebbe certo bisogno di presentazioni, ma forse è meglio rinfrescare la memoria su quanto fatto dall’ex numero 10 e capitano con addosso la maglia bianconera.
Si parte dai freddi (ma non troppo numeri), che parlano abbastanza chiaro: 705 presenze in tutte le competizioni e 290 gol: sempre un'ottima opzione, insomma, di primo marcatore per le scommesse serie A!
Le vittorie di Pinturicchio in bianconero
Si può poi andare avanti con i trofei: sei campionati italiani, una coppa Italia, 4 Supercoppe e persino un campionato di Serie B, per non parlare di una Champions League, una Coppa Intercontinentale (decisa da un suo gol), una Supercoppa UEFA e una Coppa Intertoto.
E infine c’è quello che non si può quantificare, ovvero un amore durato quasi vent’anni, a partire dalla Primavera per arrivare alle ultime stagioni da bandiera e leader indiscusso della squadra.
I rapporti tra Del Piero ed Agnelli
Dopo una carriera del genere, sembrava quasi logico che per Del Piero si schiudessero le porte della società, per un futuro nella dirigenza come era avvenuto per un altro di quelli che ha seguito la Signora anche in Serie B, ovvero Pavel Nedved.
Eppure non se ne è mai fatto nulla, forse anche a causa di rapporti non idilliaci con Andrea Agnelli. A creare una frattura tra la bandiera bianconera e l’ormai ex presidente è stata la dichiarazione di Agnelli a ottobre 2011, quando il numero uno juventino, davanti a tutto il CDA, annuncia che quella 2011/12 sarebbe stata l’ultima stagione in bianconero per Pinturicchio.
Una decisione che ha spiazzato il calciatore, che non si sentiva ancora pronto per smettere (e infatti se ne andrà a giocare prima in Australia e poi in India), ma che avrebbe voluto chiudere con la maglia della sua squadra del cuore.
Davanti all'algida dichiarazione di Agnelli, Del Piero ha fatto buon viso a cattivo gioco, perchè un capitano non deve fare polemica, ma certamente il colpo è stato duro.
Dunque, per una decina di anni la possibilità di vedere l’ex numero 10 in dirigenza è stata per i tifosi juventini solo un sogno.
Le attività attuali di Alessandro Del Piero
Nel frattempo Del Piero ha smesso e ha quasi completamente cambiato vita. Pinturicchio ora vive negli USA, è di base a Los Angeles, dove ha aperto la sua academy per giovani calciatori e anche un ristorante che va alla grande; il patrimonio di Alessandro Del Piero è solido ed il ritorno a Torino non sarebbe quindi una scelta economica, ed il destino potrebbe portarlo di nuovo alla Continassa solo per l'amore nei confronti del popolo juventino!.
Di questa possibilità si è cominciato a discutere già a metà 2022, quando Del Piero è tornato allo Juventus Stadium dopo 10 anni per la partita contro il Bologna.
L’accoglienza da brividi del pubblico, l’incontro con l’allora AD Arrivabene, la maglia numero 10 sventolata davanti alle telecamere e i post social sono sembrati l’inizio di un inevitabile riavvicinamento. Al punto che lo stesso Andrea Agnelli aveva aperto al grande ritorno, sottolineando che però Del Piero avrebbe dovuto lasciare la sua vita attuale a stelle e strisce.
Del Piero nuovo Presidente della Juve?
Ma è con le dimissioni in blocco del CDA bianconero a ottobre che la “candidatura” del campione del mondo 2006 si è fatta sempre più plausibile. Si parte dal fatto che è quello che vorrebbe tutto il popolo bianconero, che anche quando Pinturicchio è tornato sugli spalti per la partita con il Verona ha osannato l’ex capitano.
Al momento, però, tutto sembra abbastanza difficile, perchè il nuovo CDA è chiamato a gestire una situazione extra campo molto complicata e la dirigenza in questo periodo è più concentrata a capire come si risolverà il tutto. Poi, forse, sarà il momento di chiamare Del Piero.
Per Alex un ruolo alla Maldini
Ma che tipo di dirigente vorrebbe essere l’ex numero 10? Di certo, non un elemento di semplice rappresentanza. Il modello potrebbe essere quello di Paolo Maldini, che al Milan si occupa dell’area sportiva con parecchi poteri.
Un qualcosa che non è detto che accada alla Juventus, dove il progetto di campo al momento è radicato sulle figure di Allegri e di Cherubini, che toglierebbero (per vocazione naturale e ruolo ricoperto) voce in capitolo a Pinturicchio in determinate situazioni.
Il lavoro svolto negli anni con la sua Academy (che una volta l’anno va anche in visita a Vinovo) potrebbe portare Del Piero a dedicarsi alla crescita dei giovani, diventata ancora più importante alla Continassa dopo la creazione della Juventus NextGen. Ma forse sarebbe un ruolo troppo marginale per chi, nell’immaginario collettivo della tifoseria, dovrebbe guidare la società dopo il caos degli ultimi mesi.
A spingere per un ritorno di Del Piero, comunque, potrebbe essere John Elkann, che al momento ha accantonato l’ipotesi, ma che comunque può valutarla di nuovo una volta che si saranno placate le acque.
Il CDA bianconero con Del Piero
Chi di certo nella famiglia Agnelli/Elkann non si nasconde è Lapo, che più volte ha ammesso di sognare un Pinturicchio dirigente del nuovo corso bianconero. E chissà che alla fine non vada proprio così, perchè nel nuovo CDA, quello guidato da Gianluca Ferrero e che vede Maurizio Scanavino come Chief Executive Officer, non è stato riempito un vuoto.
Manca infatti qualcuno nella posizione che ricopriva Pavel Nedved, quella di vicepresidente. Forse, un caso. Ma forse anche una strada spianata per Del Piero, che di certo in quel ruolo avrebbe la possibilità di dire la sua, ma anche e soprattutto per rappresentare la nuova Juventus, sugli spalti e nelle riunioni, con la classe che lo ha sempre contraddistinto in campo e fuori…
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