Per chi ama il calcio dei club (ma anche, se non soprattutto per le società stesse), il momento peggiore della stagione non è tanto l’estate, quando nella maggior parte del mondo non si gioca, bensì le pause che vengono inserite nel calendario per fare spazio alle competizioni internazionali.

Tra qualificazioni ai mondiali o alle competizioni continentali, altri tornei come la Nations League nata negli ultimi anni e qualche amichevole, i campionati sono costretti a fermarsi e i club devono lasciare i propri giocatori a disposizione delle selezioni, spesso e volentieri facendo i dovuti scongiuri per riaverli indietro integri.

Così, anche per le relative scommesse Serie A, troppe volte abbiamo assistito ad anticipi del sabato, pesantemente condizionati dalla stanchezza di calciatori top, magari sudamericani, rientrati in Italia molto affaticati...

Il calendario delle date FIFA

E proprio perché negli ultimi decenni i contrasti tra i club e le nazionali sono stati frequenti, la FIFA, le sei confederazioni continentali, l’ECA (European Football Association) e la FIFPro (la federazione dei calciatori professionisti) hanno stabilito un accordo per cui vengono decise con parecchio anticipo e in formato pluriennale le cosiddette “date FIFA”, un calendario che determina quando si svolgono le competizioni internazionali e quante partite in ogni “finestra” può disputare ogni calciatore.

Il pallone ufficiale Adidas

All'interno di stagioni calcistiche infinite, l’International Match Calendar (questo il nome ufficiale) in vigore attualmente è quello che riguarda gli anni che vanno dal 2023 al 2030, comprendendo dunque due campionati del mondo (2026 e 2030) con le rispettive qualificazioni e due competizioni continentali quadriennali (nel caso della UEFA, Euro 2024 ed Euro 2028), anch’esse con i loro match di qualificazione.

Le date FIFA del 2024

Nel caso del 2024, le finestre internazionali comuni a tutte le confederazioni previste sono 5, tutte quante con la possibilità per le selezioni di giocare un massimo di due match: 18-26 marzo, 3-11 giugno, 2-10 settembre, 7-15 ottobre e 11-19 novembre.

A queste vanno aggiunte quelle che cinque delle sei confederazioni continentali hanno dovuto considerare per loro competizioni di punta.

Le 5 date FIFA previste per il 2025

Tra gennaio e febbraio 2024 si sono disputate infatti sia la Coppa d’Africa che la Coppa d’Asia, a giugno 2024 c’è in programma la Coppa delle Nazioni Oceaniche e a cavallo tra giugno e luglio ci sono gli Europei e la Copa America. Una struttura simile, con cinque finestre all’anno, è prevista anche per il 2025, quando l’unica competizione internazionale di primo livello sarà la Gold Cup (CONCACAF), tra giugno e luglio.

Le date FIFA per il 2025 sono dunque 17-25 marzo, 2-10 giugno, 1-9 settembre, 6-14 ottobre e 10-18 novembre.

La novità della maxi data FIFA

Poi, per i Mondiali 2026, complice l'edizione che si disputerà tra Stati Uniti, Canada e Messico con Francia ed Argentina, ultime finaliste, di nuovo favorite per le relative quote delle scommesse, è prevista una piccola rivoluzione. Le finestre diventeranno quattro, con la creazione in autunno di quella “maxi data FIFA” che in molti richiedevano.

Invece di lasciare i propri calciatori per tre volte nel giro di altrettanti mesi per giocare sei match, i club dal 2026 cederanno i giocatori alle nazionali per tre settimane tra settembre e ottobre (con la possibilità di disputare 4 partite), più la classica sosta di novembre.

Questa nuova struttura è destinata a durare fino al 2030, anno in cui si celebrerà il centenario della Coppa del Mondo, che si giocherà in Spagna, Portogallo e Marocco, con tre partite in Uruguay, Argentina e Paraguay proprio per ricordare l’edizione 1930, giocata in Sudamerica.

Dunque, i club sono avvisati, anche perché con l’aumento delle squadre ai Mondiali, la creazione di tornei come il nuovo Mondiale per Club o l’aumento delle partite delle competizioni continentali (come la nuova Champions League), i calendari per le prossime stagioni saranno sempre più compressi.

I principi che regolano le date FIFA

Ma questo non significa che le squadre e le società potranno sfuggire agli obblighi a cui sono sottoposte nelle date FIFA.

L’accordo prevede infatti che i club debbano lasciare i calciatori a disposizione delle loro nazionali per un periodo di quattro giorni per ogni partita, che diventano cinque se il calciatore gioca in nazionale in un continente diverso da quello del club.

Dunque, se i calciatori europei in Serie A rimangono a disposizione dei loro commissari tecnici per 8 giorni totali, chi arriva da altre parti del mondo resta fuori fino a 10 giorni.

Naturalmente, nel caso delle date a ridosso dei grandi tornei, ci sono delle eccezioni.

Nel caso, ad esempio, della finestra di giugno 2024, quella che per UEFA E CONMEBOL è in preparazione di Europei e Copa America, i calciatori che hanno giocato la finale di Champions League, decisa dal solito gol di Vini Jr, hanno avuto il permesso di aggregarsi alle loro selezioni con qualche giorno di ritardo.

Le date FIFA non comprendono il torneo Olimpico

E visto che si parla di 2024, c’è anche un caso molto particolare, quello dei Giochi Olimpici. Il torneo Olimpico di calcio, che prevede la partecipazione delle selezioni Under-23 con la possibilità di convocare fino a tre calciatori “fuori quota”, non è organizzato dalla FIFA, bensì dal CIO.

E questo significa che non è inserito nel calendario internazionale. Dunque non solo i club non sono tenuti a rispettare gli obblighi che hanno quando si parla di “date FIFA”, ma hanno anche la possibilità di non lasciar partire per nulla i calciatori, ponendo il loro veto alla convocazione per Parigi 2024.

Tra i casi più importanti al riguardo ci sono quello di Alejandro Garnacho, argentino classe 2004 del Manchester United decisamente in età per scendere in campo ai Giochi, e soprattutto quello di Kylian Mbappè, che la Francia padrona di casa vorrebbe schierare come fuori quota.

Alejandro Garnacho

Per quanto riguarda Garnacho, lo United sembra poco intenzionato a lasciarlo andare, mentre per Mbappe c’è stato addirittura l’intervento del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, che si è ripromesso di provare a convincere personalmente il prossimo club del transalpino (ovvero il Real Madrid) a liberarlo per giocare a Parigi nella selezione di Titì Henry, sotto la bandiera a cinque cerchi.

Anche la Serie B si è adeguata alle date FIFA

Ma perché alcuni campionati (come per esempio la MLS) continuano a giocare durante le date FIFA? Il motivo è abbastanza semplice: la FIFA non obbliga nessun campionato a fermarsi durante le “finestre internazionali” e sta al torneo e alla federazione di competenza decidere il da farsi.

Come esempio si possono prendere la Serie B italiana e quella inglese, la Championship. Dalle nostre parti, nelle date FIFA, le squadre che hanno calciatori convocati in nazionale li liberano ma comunque scendevano in campo.

Oltremanica, vista la massiccia presenza in Championship di calciatori che giocano in nazionali di tutto il mondo, si è invece deciso di rispettare le pause, bloccando il torneo come avviene per la Premier.

Oggi anche la Serie B che ha visto promosse le favorite per le quote delle scommesse calcio, Parma, Como e Venezia, rispetta le date FIFA ed adegua agli impegni internazionali le sue 38 partite.

Cutrone

Dunque, succede che in giro per il pianeta campionati anche di primo livello in cui ci sono pochi convocati (o comunque in cui fermarsi significherebbe rendere il calendario ulteriormente un incubo) continuino a scendere in campo.

L’importante è che i giocatori vengano lasciati liberi per le nazionali. Su questo, la FIFA non transige!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.