Si avvicina la nuova stagione NBA e come sempre, dopo il Draft, è il momento delle trattative tra le franchigie ma anche dell’acquisizione dei free agent, ovvero i giocatori rimasti senza contratto.
Nel calcio, si tratta di una situazione molto favorevole per il giocatore, che può negoziare un ingaggio molto più alto, sapendo che il suo cartellino non costerà nulla al suo nuovo club. Ma nel basket, anzi, nella lega statunitense questo non accade, perchè i cartellini non esistono, ma anche perchè le franchigie devono rispettare dei limiti imposti dalla stessa NBA, ovvero il cosiddetto salary cap.
Il salary cap soft della NBA
A differenza di altre leghe come la NFL, in cui il salary cap è detto “hard”, per la scarsità di eccezioni alla regola, nel salary cap “soft” della NBA ci sono alcune eccezioni che permettono di sforare (come quella che permette di rinnovare il contratto ai propri giocatori) la cifra prevista. Ma questo non significa che si possa spendere quanto si vuole.
O meglio, si può, ma…la si paga cara, sotto forma di “luxury tax”, ovvero una cifra che la franchigia paga per ogni dollaro di ingaggi che sfora il salary cap, cifra che poi viene distribuita tra le altre franchigie. Il salary cap per la stagione 2022/23 è stato di 123 milioni di dollari, con la luxury tax applicata per tutte le spese superiori ai 150 milioni.
Alla fine, a pagarla sono state 9 franchigie su 32, con il caso dei Los Angeles Clippers che, avendo sforato di 40 milioni di dollari il limite della luxury tax con 190 milioni di ingaggi, hanno pagato una tassa di altri 168 milioni.
I Los Angeles Clippers spendono più di tutti
E per il 2023/24? Le cifre attuali non sono definitive, perchè le squadre stanno lavorando sia per portare nuovi giocatori che per, eventualmente, liberare spazio salariale cedendone altri.
Ma anche. per la prossima stagione, la franchigia con il monte stipendi più alto è quella dei Los Angeles Clippers, che arrivano a 183 milioni di dollari.
Basta pensare che 91 su 183 arrivano da due soli contratti, quelli di Paul George e Kawhi Leonard, visto che entrambi guadagnano oltre 45 milioni di dollari a stagione. Lontano anni luce c’è il terzo paperone dei Clippers, ovvero Marcus Morris, a 18 milioni, seguito poi da tutti gli altri. E viste le cifre spese, ovvio che l’eliminazione al primo turno contro i Miami Heat negli scorsi playoff abbia fatto arrabbiare non poco la dirigenza.
A proposito degli Heat, anche la franchigia della Florida non bada a spese e tallona i Clippers, arrivando a 183 milioni e a giusto qualche decina di migliaia di dollari dai californiani. In questo caso però i contratti sono mediamente più alti, con Jimmy Butler che guadagna 45 milioni, ma anche Bam Adebayo a 32, Kyle Lowry a 29, Tyler Herro a 27 e Duncan Robinson a 18, per un quintetto iniziale da quasi 30 milioni di media a stagione. E dopo la finale raggiunta nella stagione 2022/23, un monte stipendi così alto crea la necessità di puntare all’anello.
Steph Curry è l'atleta che guadagna di più in NBA!
Chiudono la top 3 i Golden State Warriors, con 180 milioni di dollari.
La parte del leone la fa ovviamente Stephen Curry, che con i suoi 52 milioni a stagione è il giocatore più pagato della lega, ma che Klay Thompson (43 milioni) o Chris Paul (30) non è che guadagnino poco…
Il nuovo contratto di Nikola Jovic
E i campioni in carica? I Denver Nuggets hanno anche loro sforato il limite della luxury tax nella scorsa stagione e continueranno a farlo, con una spesa di 163 milioni di dollari, a cui contribuisce non poco il nuovo contratto di Nikola Jovic, straordinario nella sua sequenza di triple doppie anche per le scommesse sportive!
Il serbo guadagnerà 48 milioni, ma il suo accordo è destinato a crescere nelle prossime annate, fino ad arrivare a quasi 60 milioni di dollari nella stagione 2025/26.
Dei Rockets la spesa più bassa dell'intera Lega
La squadra che spende di meno è invece Houston. I Rockets finora hanno liberato parecchio spazio salariale, scendendo a 71 milioni contro i 137 della scorsa stagione. Ma probabilmente ci sarà modo di accogliere qualcuno…e pagarlo parecchio.
Ma nonostante queste cifre, il basket, escludendo la luxury tax, deve inchinarsi alle potenze degli altri sport made in USA. Considerando che le rose delle franchigie NFL e MLB sono molto più ampie, ci sta che si spenda di più sul campo da football o sul diamante.
Nessuno nel Mondo spende come i Mets
E facendo un paio di conti, la franchigia con il monte ingaggi più alto è quella dei New York Mets, che pagano un totale di 348 milioni di dollari di stipendi, seguiti dai “cugini” degli Yankees, fermi a 279.
Nel football invece i paperoni sono i Cleveland Browns, con ben 90 giocatori sotto contratto, che costano un totale 266 milioni. Ma se si conta la luxury tax oltre agli ingaggi, alla fine…vincono i cestisti!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.