Da quando nel luglio del 2004 Claudio Lotito ha acquistato la Lazio, i biancocelesti hanno cominciato a conoscere bene la gestione del numero uno. Una gestione molto diretta, con al massimo qualche collaboratore particolarmente fidato, come il direttore sportivo Igli Tare.
Il secondo anno di Maurizio Sarri alla Lazio inizia subito con qualche acquisto che farà piacere al tecnico biancocelesti. Tra i calciatori già annunciati dai capitolini c’è infatti Marcos Antonio, centrocampista brasiliano prelevato dallo Shakhtar Donetsk per 7,5 milioni.
In difesa spazio alla nuova coppia Casale e Romagnoli: una scelta di cuore il ritorno nella Capitale per il centrale mancino classe 1995!
Davanti è arrivato anche Mattia Cancellieri, preso anche lui dal Verona in prestito con obbligo di riscatto per 7,5 milioni, che con i bonus possono arrivare a 9. Sistemata la mediana, Tare (o Fabiani?!...) deve accelerare per altri reparti, che sono invece più scoperti visti alcuni addii.
Il mercato 2021/22 dei biancocelesti
Gli obiettivi di Sarri per il suo 4-3-3
Acquisti e cessioni record della Lazio
Le intuizioni del DS Tare
Le capacità e le intuizioni internazionali dell’ex centravanti albanese hanno permesso alla Lazio di vincere, da outsider per i pronostici Serie A, ben sei trofei da quando nel 2008 si è preso prima la gestione tecnica e l’anno successivo quella del mercato. Per i biancocelesti tre Coppe Italia (compresa quella del 2013 nel derby contro la Roma) e altrettante supercoppe.
Il tutto senza mai eccedere sul mercato, spendendo cifre non impressionanti, ma pescando calciatori funzionali per il progetto che di volta in volta il tecnico in carica ha presentato al club.
Impossibile non pensare ad acquisti del calibro di Miroslav Klose (a parametro zero), Ciro Immobile (9,5 milioni) o Sergej Milinkovic-Savic (12 milioni), tutti quanti arrivati a Formello senza esborsi eccezionali da parte della società, ma fondamentali nella storia del club.
Il mercato 2021/22 dei biancocelesti
Il mercato 2021/22 dei capitolini rappresenta un ottimo esempio al riguardo. Due degli acquisti, entrambi fedelissimi del Maestro Sarri, sono stati fatti a titolo gratuito. L’albanese Elseid Hysaj è arrivato dopo aver terminato il suo contratto con il Napoli, con la Lazio che si è assicurata un terzino ancora relativamente giovane ma con una grande esperienza sia in Serie A che in match di caratura internazionale.
L’altro arrivo senza sborsare un euro è stato quello di Pedro, lo spagnolo con una bacheca sterminata che è rimasto nella Capitale dopo l’esperienza con la Roma.
Non sono mancati altri colpi importanti, non gratuiti ma sempre sostenibili. Il calciatore più costoso è stato Toma Basic, pagato 7 milioni al Bordeaux, seguito da Felipe Anderson, tornato a Formello dal West Ham per appena 3 milioni.
Gli obiettivi di Sarri per il suo 4-3-3
Con le operazioni principali perfezionate, compresa quella relativa aI portiere Luis Maximiano, il restante mercato 2022/23 della Lazio dipende molto dalle possibili cessioni di alcuni giocatori importanti della rosa.
In caso di una pesante iniezione di denaro, il club potrebbe puntare a calciatori dal cartellino più costoso, altrimenti, se le offerte non dovessero raggiungere quanto richiesto, la squadra verrebbe rinforzata con calciatori dai nomi meno altisonanti ma più funzionali.
Rispetto al mercato Roma si cercano calciatori più giovani. Il ruolo da rinforzare con più urgenza è certamente quello del portiere, con Strakosha che non ha rinnovato il contratto in scadenza, ma anche altre posizioni di campo possono vedere volti nuovi all’opera. Sono partiti anche Luiz Felipe e Lucas Leiva, sostituito da Marcos Antonio, brasiliano ex Shakhar dalle caratteristiche più offensive.
C’è la necessità di un vice-Immobile, considerando che il centravanti non ha un vero e proprio sostituto, forse può essere adattato Cancellieri, ma anche eventualmente quella di puntellare i reparti in caso di addii eccellenti.
Ecco spiegato perché l’interesse per alcuni centrocampisti dominanti (Milinkovic-Savic) e di qualità (Luis Alberto).
Acquisti e cessioni record della Lazio
Nel caso il club ricevesse offerte irrinunciabili per le sue stelle, la probabilità di riscrivere la classifica delle cessioni più remunerative della storia della Lazio è alta.
Cessioni record - Lazio
- Christian Vieri - Inter (1999 - 46 milioni)
- Pavel Nedvev - Juventus (2001 - 45 milioni)
- Juan Sebastian Veron - Manchester United (2001 - 41 milioni)
- Hernan Crespo - Parma (2002 - 40 milioni)
- Felipe Anderson - West Ham (2018 - 42 milioni)
Il record sono ancora i 90 miliardi di lire (46,48 milioni di euro, al cambio) incassati dai biancocelesti nel 1999 dall’Inter per il cartellino di Christian Vieri. Il Bobone nazionale, più volte recordman nei trasferimenti per le scommesse Italia, si toglie la soddisfazione di battere un futuro Pallone d’Oro, Pavel Nedved, ceduto nel 2001 alla Juventus per 45 milioni di euro.
Al terzo posto della graduatoria c’è invece l’argentino Juan Sebastian Veron, che nello stesso anno il Manchester United ha acquistato per 42,60 milioni di euro. Chiudono la top 5 Hernan Crespo, volato a Milano (sponda Inter) nel 2002 per 40 milioni, e Felipe Anderson, ceduto in Premier League al West Ham di fronte a un assegno da 38 milioni.
Acquisti record - Lazio
- Hernan Crespo- Parma (2000 - 55 milioni)
- Gaizka Mendieta - Valencia (2001 - 48 milioni)
- Juan Sebastian Veron- Parma (1999 - 30 milioni)
- Christian Vieri - Atletico Madrid (1998 - 28 milioni)
- Jaap Stam - Manchester United (2001 - 25 milioni)
Più complicato, a meno di non trovarsi di fronte a una possibilità eccezionale, pensare che qualcuno si possa fare largo nella classifica dei cinque acquisti più costosi della storia della Lazio, composta per la maggior parte da calciatori che sono presenti anche…in quella delle cessioni.
Il trasferimento più oneroso di sempre per i biancocelesti è infatti quello di Crespo, pagato 110 miliardi di lire (56 milioni di euro) al Parma nel 2000, subito dopo il secondo scudetto, quando proprio Lazio e Parma erano le favorite per le quote Serie A!
Il secondo in graduatoria è forse il più grande flop della storia della Serie A, per rapporto tra spesa e resa: nel 2001 Gaizka Mendieta arriva dal Valencia per 90 miliardi di lire (48 milioni di euro), ma delude le attese e se ne va dopo qualche tempo.
Terzo anche in questa lista Veron, costato 30 milioni da versare al Parma nel 1999 e protagonista dello scudetto. Ben spesi anche i 29 milioni dati all’Atletico Madrid per Vieri nel 1998, che portano in dote anche in gol nella finale di Coppa delle Coppe vinta. Chiude la top 5 l’olandese Jaap Stam, lasciato andare dal Manchester United in cambio di 25 milioni di euro.
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 12 giugno 2022.