Un rigore contro la paura. Mimmo Criscito si riprende il dischetto nella partita tra Atalanta e Genoa e scaccia via qualche fantasma.
Non solo quelli di mercato, che lo volevano già dalla passata stagione lontano dalla Lanterna, ma anche quelli dagli undici metri.
Ecco la lista dei rigoristi della Serie A.
Nel match contro la Fiorentina, il difensore campano ha infatti sbagliato il primo calcio di rigore della sua carriera, facendosi respingere la conclusione da Dragowski. Fino a quel momento, per lui un ruolino perfetto, 13 gol su altrettanti tentativi. Ora, dopo quello segnato a Gollini e il rigore decisivo nel derby ligure con lo Spezia, Criscito si rimette in carreggiata e ricomincia il conteggio, con 15 trasformazioni su 16 tiri. Un rigorista quasi infallibile. Come molti altri colleghi.
A SuperMario Balotelli, per esempio, si possono dire molte cose, ma non che sia facilmente ipnotizzabile quando va sul dischetto; al secondo ritorno in A non è ancora arrivata la possibilità di segnare da calcio di rigore, ma in carriera l’attaccante classe 1990 ha un ottimo score dagli undici metri e rappresenta, adesso, più che un'opzione dal dischetto per il Monza! Per lui 37 gol su 42 tentativi, con le maglie di Inter, Manchester City, Milan, Liverpool, Nizza e nazionale italiana.
Dei cinque errori, due sono arrivati in Ligue 1, mentre gli unici portieri che in Serie A non sono stati trafitti da Balotelli sono Bardi, Perin e Pepe Reina. Curiosamente in tutti e tre i casi Balo aveva la maglia del Milan.
Jorginho rigorista... azzurro
Per le scommesse calcio, un'idea valida sarà quella di puntate su Jorginho, primo marcatore a Euro 2020. Proprio per l’assenza dalla nazionale di SuperMario, Mancini non avrà problemi a definire il rigorista azzurro. Se l’arbitro assegna un rigore all’Italia, sul dischetto ci va sicuramente lui, Jorginho. Il centrocampista italo-brasiliano ha uno score quasi perfetto, avendo trasformato 20 rigori su 21 tentativi tra Verona, Napoli, Chelsea e nazionale.
Una tecnica, quella di Jorginho, che è diventata celebre e che prevede un salto prima dell’ultimo passo, che spesso e volentieri spiazza completamente il portiere. L’unico errore per lui è arrivato contro l’Udinese, ma si è…fatto perdonare: quando nel novembre 2017 Scuffet gli para il penalty, lui la mette dentro sulla ribattuta.
Nell'immaginario collettivo, il rigore più pesante realizzato con la maglia azzurra è sicuramente quello di Fabio Grosso a Berlino: incredibile constatare come l'esterno mancino appena 5 anni prima della finale del Campionato del Mondo avesse trasformato una massima punizione in... Prato - Chieti, play - off di serie C2...
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— 888Sport.it (@888sport_it) November 28, 2020
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Segna sempre lui!
Udinese fatale anche un l’altro cecchino della Serie A dagli undici metri. Diego Perotti, con la sua lenta camminata prima di calciare, ha segnato in 23 occasioni su 25 tentativi con le maglie di Siviglia, Genoa e Roma. I due errori, abbastanza curiosamente, arrivano nel giro di pochi mesi. Prima, contro i bianconeri friulani, si fa ipnotizzare da Bizarri nel settembre 2017 e a poi a dicembre si ripete contro il Cagliari di Cragno. Non che la cosa lo abbia spaventato, e tra i due errori ne segna altrettanti contro Crotone e Lazio.
A proposito di Lazio, Ciro Immobile è sulla buona strada per raggiungere un mito biancoceleste. Con i due rigori realizzati contro la Sampdoria, si porta a 42 marcature su 51 tentativi. Davanti a lui, però, c’è una vera e propria leggenda degli undici metri. Beppe Signori, che in carriera ha segnato 56 rigori su 65 tirati.
La sua celebre rincorsa… inesistente ha lanciato una vera e propria moda e dopo di lui, che l’ha accennata con la maglia del Foggia e l’ha perfezionata con Lazio, Samp e Bologna, molti hanno provato a imitarlo. Ma spesso con pessimi risultati, perché il maestro del rigore da fermo resta sempre lui.
Baggio tra Firenze e Los Angeles
Rimanendo sui bomber degli anni Novanta, impossibile non pensare a Roby Baggio, che in carriera ha avvicinato i 100 rigori segnati. Si è fermato a 95 su 111 tentativi, anche se forse una delle immagini più iconiche della sua carriera è proprio un penalty sbagliato, quello contro il Brasile nella finalissima del Mondiale 1994.
Poco meno preciso il suo erede con la "10" bianconera Alex Del Piero che, in ogni caso, vanta un prestigioso 14 su 15 in tutte le Coppe, disputate on la Juve.
Altro cecchino pressoché infallibile, tra campionato olandese, Serie A e nazionale Oranje, è stato Marco Van Basten. Per il cigno di Utrecht solo 3 errori in carriera, con 51 gol su 54 rigori calciati con il famoso "saltello", una percentuale che si avvicina al 95%. Peccato che, come nel caso di Baggio, uno sia molto pesante: quello agli Europei del 1992, che elimina la sua Olanda e spedisce in finale la Danimarca.
Nessuno come Le God!
Ma dovendo eleggere il re del calcio di rigore, quello che se ne ha sbagliato qualcuno è…praticamente per caso, la lotta si restringe a due nomi: Cuauhtemoc Blanco e Matthew Le Tissier. Il messicano, celebre anche per la Cuauhtemiña, il dribbling con il pallone tenuto tra i piedi (e poi reso irregolare) è andato sul dischetto ben 73 volte in carriera e ha portato a termine il suo compito in ben 71 occasioni. Anche grazie alla sua celebre rincorsa, talmente lunga che sembrava più per un calcio di punizione che per un tiro dagli undici metri.
Vince però, per qualche punto percentuale (97.95% contro 97,26%) Le Tissier. Le God, come lo chiamavano i tifosi del Southampton, ne sbaglia solo uno facendo 48 su 49. Il giorno dell’errore è il 24 marzo 1993 e l’avversario è il Nottingham Forest. In porta c’è Mark Crossley, che entra nella storia del calcio inglese, neutralizzando il tiro del numero 8.
Video tratto dalla pagina YouTube di Alex Bourouf.
Che, quando gli chiedevano come facesse a non sbagliare praticamente mai, rispondeva: “Li tiro all’angolino e se il portiere intuisce la direzione sono così forti che non fa in tempo ad arrivarci”. Un po’ come il suo contemporaneo Cantona, che spiegava: “Ho un modo infallibile per segnare i rigori: li metto dentro”. In fondo, il metodo migliore!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo). Prima pubblicazione 3 febbraio 2020.