Dopo aver introdotto un nuovo concetto di polisportiva, analizziamo come la Red Bull opera nella politica di acquisizione e di compravendita dei calciatori. Da qualche anno a questa parte, le squadre targate Red Bull hanno cominciato ad accaparrarsi i più promettenti giovani sul mercato, con offerte irrinunciabili, e li hanno inseriti nelle loro rose, per poi rivenderli a carissimo prezzo.
L’esempio più recente è certamente rappresentato da Erling Braut Haaland, la nuova stella del calcio europeo, che ha appena bagnato l'esordio con il Borussia Dortmund con una tripletta, dopo un debutto in Champions altrettanto da urlo per le scommesse sportive con la maglia del Salisburgo.
Ma il norvegese non è l’unico: si possono citare anche Sadio Manè, campione d’Europa con il Liverpool con un passato a Salisburgo, i suoi compagni di squadra Naby Keita (pagato 60 milioni di euro) e Takumi Minamino, Dayot Upamecano, stella del Lipsia e inseguito sin da giovanissimo dalla big di tutto il Vecchio continente, e l’ungherese classe 2000 Dominik Szoboszlai, considerato potenzialmente uno dei migliori centrocampisti del mondo.
L'iter di trasferimenti - In Europa la trafila solitamente comincia a Salisburgo. Poi, le opzioni sono due. O la cessione diretta a squadre esterne al gruppo Red Bull, come nei recenti casi di Haaland o Minamino, oppure il passaggio al Lipsia, che con la Bundesliga offre una platea più importante dal punto di vista della visibilità, oltre che un nuovo livello di crescita (e di difficoltà) per i calciatori che ormai si sono fatti le ossa in Austria.
È il caso di Keita, che poi il Lipsia ha ceduto al Liverpool, di Upamecano, che gioca ancora con la società tedesca, e di Konrad Laimer, finora uno dei pochi ad aver effettuato tutti gli step partendo addirittura dal Liefering (la seconda squadra del Salisburgo), passando per i campioni d’Austria e finendo poi a Lipsia.
I prossimi nella lista potrebbero essere Timo Werner, acquistato dal Lipsia dallo Stoccarda nel 2016 e attualmente centravanti titolare della nazionale tedesca, e Marcel Sabitzer, esterno austriaco che si sta mettendo in luce nella squadra di Nagelsmann.
Concept coaches - A proposito, un modello del genere, tra l’altro, non può non attrarre i migliori giovani tecnici sulla piazza. E non è un caso che gli allenatori “scuola Red Bull” stiano tutti facendo un gran bene. Il ragazzo prodigio Nagelsmann, 32 anni appena, è primo in Bundesliga a sorpresa per le scommesse calcio e in scia ha il Borussia Mönchengladbach di Marco Rose, ex Salisburgo.
Anche il tecnico attuale degli austriaci, lo statunitense Jesse Marsch, ha ricevuto parecchi apprezzamenti (non ultimi quelli di Klopp) per le ottime prestazioni in Champions League. E ancora Glasner, allenatore del Wolfsburg, nella stagione 2012-13 ha mosso i primi passi nel Salisburgo come vice. E persino l’ex tecnico del Bayern Niko Kovac ha un passato nell’Academy dei Tori Rossi.
Insomma, piaccia o no, alla Red Bull sanno come costruire una filosofia di successo. E l’impressione è che per vincere qualcosa di davvero importante manchi poco.
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*La foto di apertura dell'articolo è di Martin Meissner (AP Photo).