La fine degli anni settanta, insieme alle proteste, alle rivolte di classe e alla disco music, portò una ventata di aria nuova grazie alla tv locali. Una, cinque, dieci, settimana dopo settimana nuovi canali iniziarono a impreziosire la televisione, fino ad allora monopolizzata dalla tv di Stato. RaiUno e RaiDue. La terza rete arrivò per contrastare l’avanzata delle tv private, che avevano poche risorse ma tante idee. Una di queste, fu quella di portare il calcio internazionale dentro casa degli italiani.
A Roma arriva nel 1979-80 grazie a un accordo che la local station Teleregione 45 chiude con l’agenzia Pegaso, detentrice dei diritti televisivi del calcio brasiliano. Il telecronista deputato a raccontare il campionato carioca è un giovane Mario Mattioli (oggi a Rai Sport) che si trova a commentare le partite a distanza di settimane; affittare i ponti per la trasmissione via satellite è una spesa che le tv regionali non possono sostenere, e per questo, le immagini arrivano direttamente tramite cassette BVU.
La definizione del prodotto lascia a desiderare, a volte c’è il colore, a volte le immagini sono in bianco e nero. Ma entrare dentro al Maracanà per un derby tra Flamengo e Fluminense è un’emozione unica. C’è Zico, c’è Junior, c’è Leandro, personaggi che il grande pubblico avrebbe scoperto soltanto due anni dopo, ai Mondiali di Spagna del 1982.
In quel festival di futbòl - a metà tra il Carnevale di Rio e il Paese dei balocchi - ci sono anche Socrates, Falcao, Eder, Cláudio Adão e Biro Biro. La Democraçia Corinthiana è qualcosa che si percepisce di sfuggita sulle maglie della squadra bianconera, la lotta di classe di Socrates e compagni non traspare, ma saprà muovere le coscienze del popolo brasiliano.
Buon compleanno all'?° Re di Roma ?❤️
— 888Sport.it (@888sport_it) October 16, 2020
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Il calcio brasiliano di Teleregione 45 è un programma di nicchia, va in onda nel pomeriggio e ha il merito di aprire un varco, sfruttato con grande intuito da Michele Plastino che su Teleroma 56, l’anno seguente acquista i diritti del calcio inglese, tedesco e spagnolo, impossessandosi anche dei diritti tv del campionato brasiliano, ora gestiti da Globo Tv.
E’ un anno magico, dove l’Aston Villa vince il titolo inglese grazie ai gol di Peter White e alla prodezze di Gary Shaw. In Germania i protagonisti sono Karl-Heinz Rummenigge e Paul Breitner: il loro Bayern Monaco detta legge. In Spagna la notizia clamorosa è quella del Real Sociedad che vince il titolo grazie agli scontri diretti, pur arrivando a pari punti con il Real Madrid. Le telecronache di Michele Plastino raccontano anche il successo del Gremio che si aggiudica la doppia finale, battendo per due volte il São Paulo.
Le emittenti romane - intanto - hanno iniziato a vendere le loro telecronache alle altre emittenti sul territorio nazionale lasciando solo una sorta di esclusiva regionale: ciò significa che alcune partite vengono trasmesse in differita di alcuni mesi rispetto al calendario reale.
L'arrivo di Mediaset
Ma è un affare troppo grande per restare all’interno di piccole realtà locali, e infatti sui diritti tv dei campionati internazionali piomba come un falco l’editore di Mediaset, tal Silvio Berlusconi che si porta a casa anche i diritti del Mundialito per club costringendo la tv di Stato a trattare per trasmettere le partite della Nazionale Italiana.
Il calcio internazionale entra a far parte dei palinsesti Mediaset, mentre Koper Capodistria - contemporaneamente alla Tv Svizzera Italiana - avvia la trasmissione delle partite di calcio in diretta delle Coppe Europee e degli incontri delle Nazionali. Mentre la tv di Stato concede la diretta di una partita (tutte le coppe europee si giocano di mercoledì sera, e quindi in contemporanea), solitamente di Coppa Dei Campioni, il resto d’Europa si inizia a muovere sui diritti UEFA.
Da questo momento in avanti - e fino all’avvento delle Pay-tv - va in scena il bipolarismo tra Rai e Mediaset, le tv locali vengono tagliate fuori da qualsiasi asta per i diritti del calcio internazionale. Una delle poche eccezioni - nel 2005 - Super Tre, emittente locale romana che riesce ad ottenere i diritti televisivi della finale Intertoto tra Lazio e Marsiglia in programma il 27 luglio: per la cronaca, finisce 1-1: segnano Di Canio e Méité.
Ma in questi giorni, le tv locali hanno trovato nuovamente la ribalta grazie a Como Tv che ha acquisito i diritti per la trasmissione in diretta di tutte le partite di qualificazione ai Mondiali del Qatar 2022 della CONMEBOL, sfide che vedranno come protagoniste le nazionali di Brasile, Argentina, vittorioso in rimonta nell'ultima tornata per le scommesse online, Uruguay, Cile, Bolivia, Colombia, Paraguay, Ecuador e Venezuela.
In tutto, saranno novanta partite trasmesse in diretta sulla piattaforma ufficiale del Como 1907, oppure on demand.
*L'immagine di apertura è di Giuseppe Calzuola (AP Photo).