Fuoriclasse in campo, e presidente dietro la scrivania. Negli ultimi anni, molti dei calciatori che hanno abbandonato la carriera agonistica, hanno intrapreso quella dirigenziale, investendo le loro fortune, acquisite con gli scarpini ai piedi, per reinvestirle in un club.
Non persone alla Giampiero Boniperti, tanto per intenderci, reggente della dinastia Juventus, presidente stipendiato per gestire il club della proprietà della famiglia Agnelli. Ma persone che - una volta appesi gli scarpini al chiodo, hanno deciso di metter mano al portafoglio per diventare proprietari e presidenti di una squadra. Al cuor non si comanda, e non potrebbe essere altrimenti pensando alla storia di Giorgio Chinaglia, uomo simbolo di una Lazio bella e dannata, ma allo stesso tempo uomo con il pallino del business.
Dopo aver conquistato lo scudetto con la squadra di Maestrelli, decise di chiudere la carriera ai Cosmos di New York. E qui, scoprì un nuovo mondo, fatto di stadi di proprietà, merchandising, marcheting, sponsor, royalties, tv via cavo, diritti tv. L’acquisto della Lazio nell’estate del 1983 non si rivelò un buon affare, né per lui, né per lo stesso club; Long John aveva una visione del calcio futuristica, arrivò con vent’anni di anticipo e se ne andò lasciando la società sull’orlo del fallimento, non prima di aver acquistato Giuliano Fiorini e Fabio Poli, i due giocatori che salvarono la squadra sul campo.
Spesso il campione fatica a restare nel mondo del calcio come comparsa, è una figura abituata a essere adulata, venerata, accetta ordini obtorto collo, perché non ha mai ricevuto ordini. E allora, si mette in proprio.
E’ il caso di Luis Nazario da Lima, meglio conosciuto come Ronaldo: il “Fenomeno” brasiliano, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. ha acquistato il Valladolid: la squadra biancoviola gioca nella Liga, e ha buone possibilità di conquistare la permanenza nella massima divisione spagnola. Percorso simile per un altro fuoriclasse del passato come David Beckham; l’ex centrocampista di Manchester United e Real Madrid è il proprietario dell’Inter Miami, club acquistato nel 2018.
I fuoriclasse del recente passato hanno investito a livello calcistico molto più dei campioni di un tempo, anche perché i contratti multi milionari hanno consentito loro un margine di manovra più ampio.
Lo juventino Alex Del Piero dopo aver concluso la brillante carriera da giocatore, nel 2018 ha acquistato il club "LA 10 FC”, piccola società di Los Angeles che milita nella terza serie americana: la squadra è terza in classifica e punta ad accedere ai play off per giocarsi la promozione nel campionato statunitense di seconda serie. Ha investito nel calcio anche il francese Didier Droga, protagonista con il Chelsea di una delle finali più clamorose per le scommesse online, che è diventato azionista di maggioranza del Phoenix Rising, club nel quale ha giocato prima di appendere gli scarpini al chiodo.
Francesco Totti, ben prima di chiudere la propria carriera, ha fondato la Totti Soccer, e nel giro di pochi anni è riuscito a radicalizzare sul territorio un club tanto giovane quanto ambizioso. L’ex bomber dell’Udinese Totò Di Natale è diventato presidente della Donatello calcio, società satellite dell’Inter che opera alle porte di Udine.
I calciatori ancora in attività - Ci sono campioni che non hanno ancora chiuso la loro carriera sportiva, ma hanno già intrapreso quella dirigenziale; è il caso di Gerard Piquè, azionista di maggioranza dell'Andorra Fc, club della terza spagnola, e di Andrè Iniesta, già proprietario dell’Albacete che milita in Segunda Division. Zlatan Ibrahimovic non poteva essere da meno, e due anni fa è diventato azionista di minoranza dell’Hammarby, club della massima divisione svedese.
Ma chi batte tutti - anche per egocentrismo - è l’ex calciatore dell’Inter Mohammed Kallon che ha acquistato il club Sierra Ficheries, in Sierra Leone, cambiando il nome della società che da qualche anno si chiama Kallon FC. In quanto a protagonismo, non è da meno l’ex milanista Keisuke Honda: il calciatore giapponese - ancora in attività con i brasiliani del Botafogo, è allo stesso tempo allenatore della Nazionale della Cambogia e presidente dell'SV Horn, club di seconda divisione austriaca.
Non tutti gli ex calciatori investono in club affermati, alcuni seguono le proprie orme riavvolgendo il nastro all’indietro, superando le piccole società che a inizio carriera li hanno lanciati verso il grande calcio. Fabio Liverani, attuale allenatore del Lecce ha acquistato da qualche anno la società del Tor Tre Teste, uno dei tanti club di Roma che nel giro di poco tempo è diventato un fiore all’occhiello per quanto riguarda il settore giovanile. L’ex romanista Alberto Aquilani ha fatto un’operazione simile, acquistando le quote di maggioranza della Spes Montesacro, altra società della Capitale.
*La foto di apertura dell'articolo è di Alvaro Barrientos (AP Photo).