Team Manager, guardalinee, dirigente accompagnatore... Dopo aver analizzato queste tre figure parallele ma per nulla di contorno al mondo del calcio, la palla passa ora alla figura professionale del segretario sportivo.
I compiti di un segretario sportivo
La professionalità di una figura fondamentale
L'esperienza di un segretario
Il corso per diventare segretario
E questa volta, per farlo, ne abbiamo parlato con un grande esperto del settore, Claudio Massimiliano Mancini, ex segretario del settore giovanile del Torino, nonché delle prime squadre di Novara (in Serie A), Como e Pro Vercelli, e attualmente appetito in Serie B dall'Ascoli: "Giusto dare luce al ruolo del segretario nei club, anche perché il 90% delle attività del club passano da lui" è la sua premessa. A lui, noi di 888 Sport abbiamo rivolto naturalmente... 8 domande!!!
Quali sono i compiti del segretario di una società calcistica?
"E' la persona che deve gestire normalmente un team di impiegati per coordinare numerose funzioni; le sue, nella fattispecie, sono sia organizzative che amministrative. Per quanto riguarda la parte organizzativa si parla di tre diverse fasi: precampionato, inizio delle attività ufficiali e a stagione in corso.
Andiamo con ordine. Prima dell'inizio dell'annata calcistica, un buon segretario formalizza operazioni di mercato, acquisti e cessioni dei calciatori, oltre ai loro contratti economici. Dopodiché, la fase iniziale prevede le seguenti attività: organizzazione del ritiro prima squadra e settori giovanili; tesseramento dei calciatori; tesseramento degli staff tecnici e sanitari.
Ancora, iscrizioni delle squadre ai rispettivi campionati; organizzazione delle visite mediche annuali; iscrizione scolastiche per giocatori minorenni che arrivano da fuori regione ed eventuale coordinamento con il convitto dove vivranno; planning degli allenamenti e utilizzo delle strutture.
Durante la stagione? I compiti, addirittura, aumentano e, spesso in collaborazione con il team manager, si parla di: organizzazione delle gare casalinghe; coordinamento con le forze dell’ordine per la gestione dell’evento pubblico; coordinamento con il Comune in merito a viabilità ed eventi pubblici; accoglienza squadra ospite; gestione steward; accoglienza terna arbitrale (ormai quaterna); organizzazione delle trasferte della prima squadra e settore giovanile con relativa prenotazione di hotel, bus, aerei e ristoranti.
Inoltre non si devono trascurare la verifica delle sanzioni sportive e controllo dei calciatori che possono essere in campo oppure squalificati per non intoppare in sconfitte a tavolino e sanzioni amministrative; quindi, coordinamento con lo staff medico per eventuali prenotazioni di visite mediche e invio al CONI di report settimanali per eventuali segnalazioni di farmaci specifici prescritti a calciatori e che in caso di controllo doping lo tutelino da eventuali squalifiche.
Coordinamento con il segretario del club della squadra ospite o ospitante per accordi di utilizzo di maglie ufficiali o seconde maglie per evitare intoppi cromatici sia per le dirette Tv ma più che altro per gli arbitri; eventuali documentazioni da presentare alla Lega Calcio su anticipi, posticipi o rinvii causa forza maggiore.
Quella del segretario è una figura professionale nata "ex novo" negli ultimi anni oppure, semplicemente, si è modificata nel tempo? Se sì, come?
La figura del segretario non è sempre esistita, la differenza è che oggi vengono coinvolti in maniera più diretta e a stretto contatto con il direttore sportivo, specialmente in occasione delle operazioni di mercato, in quanto solo il segretario può redigere la documentazione, depositarla e quindi rendere ufficiale le transazioni tra giocatori.
Perché, secondo te, il segretario può essere considerato una figura fondamentale?
Si parla di segretari come figure perno del club in quanto tutto ruota intorno alla loro scrivania, per lo meno tutto ciò che è ufficiale, documentato e valido ai fini dello svolgimento delle attività sportive.
Ci sono particolari differenze nella professione se esercitata in Serie A-B-C o nei campionati dilettantistici? Quali?
Per quanto riguarda le attività lavorative, in serie A, B e C, il lavoro è praticamente identico se non per il fatto che a seconda della categoria ci si interfaccia con leghe diverse e in serie C viene adottata una modulistica leggermente diversa. Chiaramente in serie A e B la parte gestionale ed economica è ben più corposa per l’importanza delle competizioni. Molto simile, a livello intrinseco, resta il lavoro anche nelle categorie dilettantistiche.
Quali rami della società calcistica il segretario mette in comunicazione?
Il segretario mette in comunicazione tutti i rami societari, dalla contabilità, all'amministrazione e, ancora, al settore prettamente sportivo.
Qual è la tua esperienza diretta e la quotidianità da segretario?
Si passano tantissime ore al telefono, non appena si mette piede in ufficio. Ed è sempre successo: dal settore giovanile del Toro, al Novara in Serie A, passando per Como e Pro Vercelli, in B e C. Le telefonate sono spesso tra colleghi e poi con gli staff delle varie categorie che ti chiedono appunto quali siano i piani di eventuale trasferta o problematiche sulla gara da disputare.
Sicuramente si tratta di un lavoro in cui non ci si annoia mai, dove il problem solving deve far parte di te, perché le variabili e le varianti sono infinite. Basta un temporale per spostare una gara, una clausola nella documentazione che manda all'aria un'operazione di mercato e tantissimi altri imprevisti.
Esistono corsi professionali riconosciuti?
Al momento si parla spesso di corsi per segretari ma a Coverciano non esiste ancora. Esistono organizzazioni che fanno corsi per la gestione sportiva del club, ma non sono ancora riconosciuti dalla lega, tanto che i segretari, se non hanno il corso da direttore sportivo di Coverciano, sono costretti a firmare contratti di lavoro come impiegati e non possono sottoscrivere contratti sportivi come allenatori e staff.
Quali saranno le eventuali evoluzioni future di questo mestiere?
L’unica evoluzione potrebbe essere quella di sviluppare un corso che riconosca il ruolo e che lo identifichi come figura sportiva e, come tale, inserita negli organigrammi del club.
*L'immagine di apertura dell'articolo è di Massimo Pinca (AP Photo). Sempre distribuite da AP quella del pullman e quella di Como - Torino, 1988. Prima pubblicazione 17 ottobre 2020.