A volte i (tanti) soldi non sono sufficienti a dare un'idea del valore di un contratto stipulato tra calciatore e società. Né la durata o una clausola rescissoria astronomica. Ci sono casi in cui altri tipi di clausole intervengono per spiegare quali siano i delicati limiti da non oltrepassare, oppure i premi da riconoscere in caso di raggiungimento di un determinato obiettivo.
Alcune di queste postille hanno risvolti davvero "particolari", per usare un eufemismo. Noi di 888 abbiamo selezionato le 5 più "strane" che sono circolate nel calcio contemporaneo:
5. La postilla "anti-volo" di Dennis Bergkamp
«Se Ryan Giggs vale 20 milioni, Dennis Bergkamp ne vale almeno 100». Parole - pronunciate nel cuore degli anni '90 - da Marco van Basten. Questione di gusti calcistici, ovviamente. Ma questo spiega che straordinario giocatore fosse Bergkamp. Altrettanto nota e l'atavica paura di volare del centrocampista offensivo olandese.
Nel 1995, all'epoca del suo trasferimento dall'Inter all'Arsenal, fece aggiungere una precisa e particolare postilla al contratto che lo legò fino a fine carriera ai Gunners: nelle competizioni europee, il giocatore non si sarebbe spostato insieme alla squadra in aereo. Bensì solamente su mezzi via mare e via terra.
4. Il ritorno di Ronalinho in Brasile e... in discoteca
Basta paparazzi, basta pettegolezzi: dopo l'esperienza di Ronaldinho al Milan e le sue "capatine" nella movida meneghina, l'asso brasiliano voleva che la sua vita privata, al ritorno in patria, potesse essere goduta alla luce del sole. Anzi... della sfera stroboscopica! In questo senso, nell'estate 2011, impose al Flamengo una clausola secondo la quale il giocatore avrebbe avuto il "permesso scritto" di andare in discoteca almeno due volte a settimana.
3. Non criticare e verrai premiato: la doppia clausola tra Neymar e Barcellona
Il passaggio dal Santos al Barcellona di Neymar Jr. (oggi al PSG), avvenuto il 3 giugno 2013 (per 57,1 milioni di euro), è stato oggetto di varie indagini, anche di natura fiscale. Oltre a ciò, decisamente singolari gli accordi tra le parti. In primis, al giocoliere santista sarebbero stati riconosciti 2,5 milioni "extra", se non avesse criticato l'allenatore sulla collocazione in campo. Inoltre, il giocatore avrebbe potuto ospitare, una volta ogni due mesi, il gruppo dei suoi amici storico, naturalmente... tutto a spese del club blaugrana!
2. "Non mordere": il monito a Luis Suarez
Estate 2014: il Barcellona versa 80 milioni di euro nelle casse del Liverpool per assicurarsi lo straordinario attaccante Luis Suarez. Alla terza partita della fase a gironi dei Mondiali brasiliani, tuttavia, durante la vittoria per 1-0 (firmata Diego Godin) del suo Uruguay contro l'Italia, costata l'eliminazione agli Azzurri, il "Pistolero" rifila un morso sulla spalla di Giorgio Chiellini.
L'immagine diventa virale, Suarez viene squalificato 4 mesi dalla Fifa (incluse le gare coi club) e, quindi, il Barcellona si premunisce facendo firmare all'attaccante un'integrazione contrattuale con una clausola che punisse eventuali atteggiamenti poco professionali (morsi inclusi). Da quel momento, Suarez (che già ai tempi del Liverpool possedeva una fedina non proprio immacolata) non sgarrò più.
Il Barcellona è tra le favorite per la Champions 2020 per le quote delle scommesse calcio!
1. "Niente viaggi nello spazio" per Stefan Schwarz
Si può parlare a lungo di clausole bizzarre, ma al primo posto di questa particolarissima classifica, resta sempre quella riguardante Stefan Schwarz e il Sunderland. L'ex centrocampista della Fiorentina e della nazionale svedese, stava preparando, nel 2000, il suo passaggio dal Valencia al Sunderland. Ma, anche, un viaggio nello spazio - secondo i suoi programmi nel 2002 - per realizzare il sogno di una vita.
Ebbene, il club dei Black Cats - l'ultimo della carriera di Schwarz prima del ritiro, avvenuto nel 2003 - si premunì infilando nel contratto una clausola che proibì al centrocampista di salire in orbita a fare l'astronauta.
Clausola... di non concorrenza - Aggiungiamo una clausola, questa volta, addirittura, tra due società. Estate 2018. Il Napoli si era già accordato con Carlo Ancelotti, anche perché aveva capito che l'esperienza con Maurizio Sarri sulla panchina azzurra, era finita.
A bussare alla porta della società partenopea, il Chelsea di Roman Abramovich che richiede Sarri ed il "pretoriano" Jorginho. Risultato Sarri e Jorginho a Stamford Bridge per 65 milioni ma con una clausola ben precisa: in caso di ulteriori richieste di giocatori azzurri da parte del tecnico di Bagnoli, Aurelio De Laurentiis non avrebbe consentito altre partenze da Castel Volturno in direzione Fulham Road.
*La foto di apertura dell'articolo è di Ricardo Mazalan (AP Photo).