La decisione da parte della federazione cinese di imporre un tetto di ingaggi a tutti i calciatori, locali e stranieri, che fanno parte delle squadre della Chinese Super League ha di fatto posto fine a un momento davvero particolare della storia del calcio mondiale: quello in cui il Paese del Dragone era il nuovo Eldorado.
Nel corso degli ultimi anni tantissimi calciatori di livello internazionale (ma non solo) hanno deciso di fare il grande salto verso l'Oriente, certamente aiutati nella scelta dagli stipendi faraonici che il club cinesi potevano offrire per attrarre il maggior numero possibile di stelle da quelle parti.
Stipendi calciatori in Cina
Sotto la spinta del governo di Pechino, che così facendo sperava di migliorare il proprio torneo e di conseguenza anche il livello della nazionale, le società cinesi hanno cominciato a spendere e spandere in Europa, pagando ingaggi che persino le grandi del Vecchio Continente non potevano permettersi.
Al top, il fantasista brasiliano Oscar che guadagnava oltre 23 milioni di euro; sul podio anche il potente mancino di Hulk con oltre 16, prima di tornare alla base a Belo Horizonte.
Tra i tanti che hanno subito il fascino dello yuan ci sono anche due calciatori italiani che, grazie agli accordi con le loro due società, per un certo periodo sono stati i calciatori tricolori più pagati al mondo, anche più di stelle che invece sono sotto contratto con grandi club europei, costantemente protagonisti in Champions.
Adesso il tetto per gli stranieri sarà di 3 milioni di euro lordi l'anno.
Graziano Pelle contratto
Il primo ad accettare le lusinghe cinesi è stato Graziano Pellè. Il centravanti ha decisamente capitalizzato l’ottimo europeo 2016 sotto la guida di Antonio Conte. Nonostante il calcio di rigore sbagliato contro la Germania, l'attaccante salentino ha fatto buona figura, andando in gol contro la Spagna per la gioia delle scommesseitalia . Il Southampton, dopo il torneo si è visto recapitare un’offerta della Shandong Luneng da 12 milioni di sterline per Pellè, pagato 11 milioni di euro, solo due anni prima.
Ma chi ci ha guadagnato di più è senza dubbio il giocatore, a cui è stato offerto un contratto davvero faraonico: 15 milioni di euro netti all'anno, cifra che in Italia viene superata soltanto da Cristiano Ronaldo.
In Cina Pellè gioca quattro anni e mezzo, dal luglio 2016 alla fine del 2020. Dopo la prima stagione e mezzo, abbastanza interlocutoria con appena 12 reti in 41 presenze, finalmente si vede il centravanti che tra Feyenoord e Southampton aveva dimostrato di poter andare tranquillamente in doppia cifra anche nei grandi tornei europei. Nella stagione 2018 Pellè segna ben 16 reti. Ce n'è abbastanza per un rinnovo di contratto, che infatti arriva puntualmente.
Lo Shandong Luneng decide di prolungare l’accordo con l'attaccante classe 1985 fino al 2020. E il bomber fa ancora meglio in quella 2019 quando a fronte di 38 partite giocate mette addirittura a segno 27 marcature. Nessuno però aveva fatto i conti con il caos dal punto di vista economico nel calcio mondiale; il governo di Pechino ha deciso di abbandonare (chissà per quanto) l'obiettivo di diventare una grande potenza del pallone e di conseguenza ha diminuito di gran lunga gli investimenti nel calcio.
E quindi, dopo aver segnato uno dei gol che hanno permesso alla sua squadra di vincere la Coppa di Cina, Pellè ha deciso di tornare in Italia dopo quasi un decennio di assenza. Ad accoglierlo è stata proprio la sua ultima squadra tricolore, il Parma. Che nel febbraio 2021 gli ha offerto un contratto di sei mesi, pur senza comunicare l’ingaggio del calciatore. Di certo, non potrà essere quanto percepiva in Oriente…
Stipendio El Shaarawy
Più certezze invece per quello che riguarda il contratto di Stephan El Shaarawy con la Roma. Il Faraone è tornato a vestire il giallorosso nella sessione invernale del mercato, liberandosi a parametro zero esattamente come Pellè. E proprio come il suo collega, l'attaccante ha rinunciato a parecchi soldi pur di tornare in Italia.
Quando nel luglio 2019 lo Shanghai Shenhua ha deciso di portarlo in Cina, non solo ha offerto una buona cifra alla Roma (16 milioni di euro), ma anche un contratto pesantissimo al calciatore: 13 milioni di euro netti a stagione fino al 2022.
Tra nostalgia di casa e problemi generali però, l'avventura in Cina di El Shaarawy e durata davvero poco ed è stata anche avara di soddisfazioni. Per lui appena 19 presenze e quattro reti, tutte realizzate nella metà di stagione tra il suo arrivo a Shanghai e la fine del campionato 2019 per gli amanti delle scommesse calcio.
Con la decisione della federazione di imporre un tetto salariale, il ritorno del classe 1992 era solamente questione di tempo, anche perché il calciatore aveva fatto capire di essere disposto a riabbracciare la Roma anche nella sessione estiva, quando ancora non c'erano indizi sulla mannaia che si stava per abbattere sul calcio cinese.
Quindi, con ancora più motivazioni, a febbraio è arrivato l'accordo, con cui El Shaarawy ha rinunciato a parte dei soldi che gli doveva il club cinese pur di tornare nella Capitale senza che il club dei Friedkin dovesse sborsare un euro per il suo cartellino.
I giallorossi lo hanno riabbracciato e lo hanno ringraziato con un contratto da 3,5 milioni di euro netti all’anno fino al 2023. Non esattamente uno stipendio…cinese. Ma pur di rimettere piede a casa e provare a giocarsi le proprie carte per Euro 2021…questo e altro.
*Le immagini dell'articolo, tutte distribuite da AP Photo, sono, in ordine di pubblicazione, di Antonio Calanni, Francois Mori ed Alessandra Tarantino. Prima pubblicazione 29 marzo 2021.