Arrendersi? Mai. Per alcuni è un precetto di vita, anche quando il nemico è implacabile, come il tempo. Prima o poi tutti, persino i più grandi calciatori di tutti i tempi, devono fare i conti con la carta di identità e accettare che sia arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo. Ma questo non significa non poter lottare fino all’ultimo per rimanere in campo il più possibile.
L'ineguagliabile Kazu Miura a 53 anni rinnova con lo Yokohama Fc
Vitorino Hilton, un difensore per sempre
I portieri italiani, da Ballotta a Buffon
I record di longevità in Premier
È il caso di Vitorino Hilton, che è combattivo eccome. Il difensore brasiliano, capitano del Montpellier, è sceso in campo alla veneranda età di 43 anni, un mese e 12 giorni nella sconfitta della sua squadra contro il Reims. E già che c’era, si è anche preso il record di calciatore più anziano di sempre ad essere espulso in Ligue 1, considerando che al settimo minuto era già finito sotto la doccia.
Per diventare il grande vecchio del calcio francese, però, il verdeoro dovrà tornare in campo fino a settembre 2021: c’è da superare di 44 anni 4 giorni. Vitorino Hilton però non è certo l’unico calciatore a non arrendersi nella lotta contro…il passare degli anni.
Buffon insegue Ballotta
In Italia c’è un ottimo esempio. Gigi Buffon, classe 1978, si avvia verso i 43 anni da compiere a gennaio, ma non ha alcuna intenzione di smettere. Intanto si è preso il record di presenze in Serie A, precedentemente detenuto da Paolo Maldini (un altro che ha smesso solo alla soglia dei 41 anni). E adesso l’obiettivo è addirittura un altro, quello di superare un collega e… compagno di ruolo.
Il più vecchio calciatore della storia del massimo campionato italiano è infatti Marco Ballotta, che nel maggio 2008, a 44 anni e 38 giorni, è sceso in campo con la maglia della Lazio contro il Genoa. Strano ma vero, si parla anche degli stessi calciatori che detengono il primo e secondo posto nella classifica degli Highlanders della Champions League, con il portiere classe 1964 che ha giocato a 43 anni e 253 giorni.
E gli altri campionati? La Liga 2020/2021 regala una bella storia, quella di Alberto Cifuentes. Il portiere del Cadice è il grande vecchio del campionato spagnolo. Anzi, lo era, perché dopo essere sceso in campo a 41 anni 3 mesi 29 giorni, diventando così il debuttante più anziano della storia della Liga, ha deciso di appendere i guantoni al chiodo ed entrare a far parte dello staff del club gialloblu. Avesse aspettato un po’, avrebbe potuto anche battere il record di Ricardo, che nel 2013 ha giocato con la maglia dell’Osasuna contro il Real Madrid a 41 anni, 5 mesi e 2 giorni.
I record della Premier
Sarà per il ritmo indiavolato che viene imposto a ogni partita, ma la Premier League non è un campionato per calciatori attempati. Il più vecchio ad essere sceso in campo nel 2020 è un altro portiere, l’argentino Caballero, che ha difeso i pali del Chelsea due giorni prima di compiere 39 anni ed in rosa anche nel 2019 nella campagna vittoriosa da favoriti per le scommesse Europa League. Complicato dunque che qualcuno riesca a battere il primato della Premier, saldamente nelle mani (anzi, nei guantoni) di John Burridge, una vera icona del calcio britannico.
Per lui oltre venti squadre in carriera, prima di approdare al Manchester City, che nel 1995 gli ha permesso di scendere in campo a 43 anni, 4 mesi e 26 giorni. Certo, volendo considerare l’intera storia della massima divisione inglese, però, c’è qualcuno che è davvero imbattibile. Sir Stanley Matthews ha giocato la sua ultima partita in First Division a 50 anni e 5 giorni, oltre ad aver vinto il primo Pallone d’Oro quando ne aveva già 41.
Il torneo in cui i grandi vecchi hanno più difficoltà è però certamente la Bundesliga. Il calciatore più avanti con gli anni schierato finora è Makoto Hasebe, che va per i 37 anni, ma che è un ragazzino considerando gente come Ibrahimovic.
Il fatto che le squadre tedesche siano sempre tra quelle con le medie età più basse non depone a favore di chiunque decidesse di puntare al primato del campionato tedesco, detenuto dall’ex difensore dello Schalke 04 Klaus Fichtel. La sua carriera, durata 23 anni, è terminata nel 1988 con l’ultima presenza, fatta registrare a 43 anni, 6 mesi e due giorni. In pratica, quando era più vecchio di Haaland e Alphonso Davies… messi assieme!
L'ineguagliabile Miura
Quando si parla di immortali del pallone, però, impossibile non pensare a lui. Kazu Miura, classe 1967, che ancora si diverte a scendere in campo con la maglia del suo Yokohama FC, che ha contribuito a riportare nella massima serie giapponese: rinnovo per lui garantito fino a 54 anni... suonati!!! Per lui, che ha giocato anche in Serie A con il Genoa, con un gol a sorpresa alla Samp per le scommesse calcio quando buona parte dei calciatori del nostro campionato non era ancora nata (stagione 1994/95) una carriera passata tra Brasile, Europa e Giappone, con una breve capatina persino in Australia.
E nel paese del Sol Levante c’è anche Shunsuke Nakamura, coetaneo di Buffon, che è andato a fare compagnia a Miura nello Yokohama e che ancora delizia il mondo con i suoi calci di punizione. Impossibile però fare meglio dell’egiziano Ezzeldin Bahader, 75 anni il 3 novembre, che è sceso in campo a ottobre 2020 nella Serie C del suo paese. Uno che dimostra in pieno che finché c’è la voglia di non arrendersi, uno stadio in cui giocare lo si trova sempre…
*Le immagine dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Remy de la Mauviniere e Claude Paris. Prima pubblicazione 12 dicembre 2020.