Calciatori USA in Serie A
Attenzione, per la Coppa del Mondo 2026, gli USA stanno costruendo una squadra seria, nulla a che vedere con il Soccer del 1994, e con Pulisic libero di spaziare sul centro sinistra offensivo hanno già in Capitan America un top player assoluto per la manifestazione.
A proposito di calcio ed America, la presenza di cinque calciatori statunitensi nelle rose delle squadre della Serie A 2024/25 non deve trarre troppo in inganno. Il nostro campionato non è mai stato troppo legato ai giocatori a stelle e strisce, perlomeno non fino ai tempi recenti.
Basterebbe pensare che in totale nella storia del torneo di americani ce ne sono stati appena 14 (lo 0,4% del totale degli stranieri della Serie A) e che alcuni di loro non hanno giocato neanche un minuto nel massimo campionato tricolore.
Certo, a questi quattordici si potrebbe (anzi, forse si dovrebbe) anche aggiungere Giuseppe Rossi, se non fosse che Pepito aveva anche la cittadinanza italiana e che è anche sceso in campo con la maglia della nazionale.
Ma chi sono dunque gli alfieri del Soccer statunitense ad aver giocato in Italia?
Lalas il primo americano in Serie A
Al principio, è proprio il caso di dirlo, fu Alexis Lalas. L’anno è il 1994 e il calcio è appena reduce dalla Coppa del Mondo che si è disputata negli USA. A far sbarcare il primo americano in A è il Padova, che sceglie il difensore centrale nato in Michigan, celebre per i capelli rossi ricci, la barba e una certa passione per la musica country.
Potrebbe sembrare un acquisto di quelli fatti per aprirsi nuovi mercati, ma in realtà Lalas nei suoi due anni in Veneto non fa per niente male. Per lui con il Padova ci sono 49 presenze e 3 reti tra campionato, Coppa Italia e spareggi, compreso il leggendario gol contro il Milan di Fabio Capello nel match vinto dai veneti per 2-0.
Poi, dopo la retrocessione dei biancorossi nel 1996, Lalas è tornato negli USA e attualmente è il presidente dei Los Angeles Galaxy.
Bradley centrocampista di sostanza
Poi per un po’ di statunitensi non se ne sono visti, ma l’approdo delle proprietà a stelle e strisce nel calcio italiano, ha cambiato le cose. Ad aprire le frontiere è Michael Bradley, centrocampista e figlio di Bob, CT della nazionale. Bradley ha già esperienze in Eredivisie, Premier League e Bundesliga quando nel 2011 viene acquistato dal Chievo.
In gialloblù resta una stagione, prima di trasferirsi alla Roma. In giallorosso resta fino al 2014, quando decide di tornare oltreoceano, a Toronto. Per lui in Italia 82 presenze, 3 gol e altrettanti assist in tre anni.
Weston McKennie primatista di presenze in A
Ma la vera e propria “invasione americana” arriva a partire dal 2020. Il primo ad approdare in A è anche quello che al momento detiene quasi tutti i primati possibili per i calciatori statunitensi: Weston McKennie.
Il centrocampista (che forse però è meglio definire tuttocampista data la sua duttilità) arriva alla Juventus nel 2020 ed è ancora nella rosa bianconera. Per lui quella 2024/25 è la quinta stagione nel campionato italiano e finora in bianconero per lui ci sono 160 presenze in tutte le competizioni (121 in Serie A, record tra gli statunitensi), 17 reti e 18 assist (rispettivamente 11 e 13 in campionato).
Senza dimenticare che con la Juventus si è aggiudicato due volte la Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Sempre nel campionato 2020/21 arriva un altro americano, Bryan Reynolds. Il terzino destro viene acquistato dalla Roma ma la sua esperienza in giallorosso, durata dal febbraio 2021 al luglio 2023, parla di appena 8 presenze, di cui 6 in Serie A.
Busio può giocare in una big
Quando nell'estate del 2021 il Venezia, anch’esso di proprietà americana, torna in Serie A dopo quasi vent’anni, lo fa con un ampio contingente a stelle e strisce. Di americani in rosa al Penzo infatti ce ne sono ben tre: Tanner Tessman, Gianluca Busio e Patrick Leal.
Tessman rimane in Italia per tre anni e con il Venezia gioca 99 partite segnando 10 reti. Strano ma vero, nessuno dei suoi gol nel Bel Paese arriva però nelle 20 partite disputate nella stagione in A. Ora il mediano è stato ceduto in Francia ed è protagonista al Lione.
È invece ancora a Venezia il talentuoso Busio, che è dunque al quarto anno in Laguna, il secondo in A.
Per lui con il club ci sono 119 presenze e 9 reti, mentre il totale in A è di 49 partite giocate e due gol. Decisamente meno memorabile la parentesi italiana di Leal, acquistato per la Primavera e schierato per un solo minuto in A prima del ritorno in patria.
Nel 2022 anche il Milan (diventato ormai di proprietà americana) apre la sua esperienza con i calciatori a stelle e strisce, schierando Sergino Dest. Il terzino destro nato in Olanda arriva in prestito dal Barcellona e nella sua unica stagione in rossonero delude, giocando appena 14 partite, 8 delle quali in Serie A.
Pulisic il vero top player americano
Vanno decisamente meglio le cose per gli statunitensi che approdano a Milanello nella stagione 2023/24, ovvero Christian Pulisic e Yunus Musah.
L’attaccante, opzione straordinaria di marcatore per le scommesse calcio, da parecchio è protagonista in Europa con le maglie di Borussia Dortmund e Chelsea, ed oggi è il calciatore americano con più gol per una squadra italiana, visto che è andato a segno 27 volte in 78 partite in rossonero (fornendo anche 18 assist).
Per quanto riguarda le marcature in A, “Capitan America” è a quota 18 e ha superato McKennie da un po’.
Il centrocampista deve invece ancora trovare la prima gioia in rossonero, ma comunque ha accumulato finora 66 presenze con il Milan in tutte le competizioni, scendendo in campo in Serie A per 47 volte. Entrambi sono da poco entrati nella lista dei calciatori americani titolati in Italia, avendo vinto la Supercoppa Italiana 2024, con Pulisic che ha segnato sia in semifinale con la Juventus che in finale nel derby con l’Inter.
Il figlio d’arte Timothy Weah
La lista si chiude per il momento con un figlio d’arte: Timothy Weah. L’attaccante, figlio del grandissimo George, non ha optato per il rossonero come suo padre, ma ha scelto la Juventus.
Acquistato dal Lille nel 2023, Weah junior ha ricoperto parecchi ruoli in bianconero e con la Signora ha giocato finora 59 partite e ha segnato 6 gol, con le cifre in Serie A che parlano di 45 presenze e 5 marcature.
Menzione infine per gli altri tre, che in Serie A non ci hanno mai messo piede: Oguchi Onyewu, Gabriel Ferrari e Giorgio De Marzi. Il più celebre è certamente Onyewu, che è stato al Milan in prestito per 6 mesi nel 2011, abbastanza per litigare, povero lui, con Zlatan Ibrahimovic in allenamento e per giocare 30 minuti in Champions League.
Per Ferrari invece c’è stata una breve carriera italiana tra Sampdoria, Perugia, Foggia e Ternana, ma i blucerchiati non lo hanno mai fatto esordire in A. Possibile che ci riesca De Marzi, attualmente portiere della Primavera della Roma e convocato in alcuni match della stagione in corso.
Ma quel che è certo è che ormai gli statunitensi sono arrivati per restare. E chissà che qualche altra stella del Soccer non arrivi a illuminare i campi della Serie A…
*L'immagine di apertura dell'articolo è distribuita da Alamy.