Tra le aziende italiane che hanno maggiormente legato il proprio nome al mondo dello sport, la Benetton è di certo quella di maggior spessore.
La famiglia trevigiana ha infatti sponsorizzato parecchie squadre con i suoi marchi, arrivando anche a diventare proprietaria di società che hanno avuto grandissimo successo in diverse discipline.
Nel rugby Treviso è Benetton dal 1978
La partnership sportiva di più lunga data del gruppo Benetton è quella che riguarda la squadra di rugby di Treviso. Il rapporto comincia negli anni Settanta, con la società che cambia nome in Benetton Treviso nel 1978 e già a partire dall’inizio degli anni Ottanta arrivano successi importanti.
Il periodo d’oro è però certamente quello che va dall’inizio degli anni Novanta alla fine del primo decennio del nuovo millennio, quando non solo la Benetton domina a livello italiano, vincendo ben undici scudetti, ma è anche il principale serbatoio della nazionale italiana che proprio in quel periodo si impone definitivamente a livello internazionale e prende il suo posto nel Sei Nazioni.
Al termine della stagione 2009/10, con l’apertura alle squadre italiane da parte della Celtic League, la Benetton diventa una delle franchigie tricolori del torneo, terminando così la sua storia, da favorita numero 1 per le scommesse sportive, nel campionato italiano con 15 scudetti, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe.
Nel nuovo torneo, che ora si chiama United Rugby Championship, i trevigiani hanno fatto bene, ottenendo anche la vittoria della Rainbow Cup nel 2021.
La Benetton Treviso ha anche la particolarità di essere l’unica sponsorizzazione sportiva della società ancora attiva.
Le vittorie della Benetton nel basket
Un altro grande successo dell’azienda veneta è quello che riguarda il basket. Sulla scia di quanto fatto nel rugby, la Benetton nel 1981 rileva la Pallacanestro Treviso dando vita a un sodalizio che scrive la storia della palla a spicchi italiana.
Dopo un primo decennio di assestamento, la Benetton Treviso diventa una delle potenze del basket tricolore, conquistando 8 titoli di campione d’Italia tra il 1992 e il 2007, a cui vanno aggiunte altrettante Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Saporta e quattro partecipazioni alla Final Four di Eurolega.
A Treviso passano giocatori di livello mondiale come Toni Kukoc, Jorge Garbajosa o Andrea Bargnani, che proprio dalla Benetton viene selezionato con il numero 1 al Draft NBA, ma anche in panchina si siedono tecnici importantissimi come Ettore Messina, Željko Obradović e Mike D’Antoni.
La storia della Benetton Treviso termina nel 2012, con il disimpegno da parte della famiglia Benetton, ma con un marchio indelebile sul basket italiano ed europeo lasciato dalla squadra dalle celebri magliette verdi.
Benetton nella pallavolo con il marchio Sisley
Qualche anno dopo, stavolta nel 1987, la Benetton entra di prepotenza anche nel mondo della pallavolo.
Con l’acquisizione del titolo sportivo dell’Antares Vittorio Veneto, nasce la Sisley Treviso, stavolta non brandizzata con il marchio più celebre dell’azienda, ma con quello dell’altra controllata della famiglia, che, tra l’altro, sponsorizza anche la Waterpolis Pescara di pallanuoto, che, negli anni, Ottanta ottiene un clamoroso triplete stile Pro Recco del waterpolo moderno.
Anche sottorete i successi non tardano ad arrivare, perché la Sisley viene immediatamente promossa in Serie A1 e ingaggia giocatori che scrivono la storia del volley italiano e mondiale, come le bandiere Andrea Gardini e Lorenzo Bernardi, ma anche Luca Cantagalli e Andrea Zorzi, sotto la sapiente guida di Gian Paolo Montali.
La storia della Sisley Treviso dura 25 anni, un lasso di tempo in cui la squadra orogranata si impone come una delle realtà più importanti a livello nazionale ed europeo.
La bacheca tra 1987 e 2012, anno in cui i Benetton dismettono anche l’asset volley oltre al basket, parla di 9 campionati italiani, 5 Coppe Italia, 7 Supercoppe Italiane, ma soprattutto dodici trofei continentali: 4 Champions League, 2 Coppe delle Coppe, 4 Coppe CEV e 2 Supercoppe Europee.
Il gruppo Benetton fa la storia della F1 con Schumi
Ma di certo l’impresa sportiva più importante del gruppo Benetton è legata alla Formula 1. Tutto inizia nel 1983, con la sponsorizzazione della Tyrrell, seguita nel 1985 da quella della Toleman, poi acquistata in seguito alla fusione con la Spirit.
Nel 1986 alla partenza del mondiale c’è quindi la Benetton Formula, con l’azienda trevigiana che diventa così il primo marchio esterno al mondo delle autovetture a dare il suo nome a una scuderia.
Nel corso dei suoi 15 anni di esistenza la Benetton ottiene almeno un podio in ogni stagione, ma soprattutto vive un periodo d’oro verso la metà degli anni Novanta. Sotto la guida di Flavio Briatore, la scuderia (che corre con licenza britannica fino al 1995 e poi italiana fino al 2001) mette su un vero e proprio dream team, con al volante Michael Schumacher, al muretto Ross Brawn e alla progettazione Rory Byrne.
La Benetton ottiene due titoli mondiali piloti grazie al tedesco (1994 e 1995), più quello costruttori nella seconda stagione iridata del Kaiser.
Dopo l’approdo di Schumi in Ferrari comincia il declino, ma pur non riuscendo più a vincere un GP quando nel 2001 la Benetton viene rilevata dalla Renault la scuderia anglo-italiana chiude la sua storia in Formula 1 con 27 trionfi, alcuni davvero a sorpresa per le scommesse live, su 260 gare disputate, portando a passare per primi sotto la bandiera a scacchi non solo Schumacher (19 vittorie) ma anche Nelson Piquet (3), Gerhard Berger (2, tra cui la prima nella storia della Benetton nel 1986), Johnny Herbert (2) e Alessandro Nannini (1).
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