Un calciatore che, anche visto il modo in cui gioca, di solito… è quasi d’acciaio. Da un centravanti come il classe 1993, uno che non toglie mai il piede e che si getta nei contrasti con una rabbia agonistica spaventosa, ci si aspetta una storia clinica complicata, fatta di botte subite e partite saltate per i postumi di qualche scontro.
L'infortunio contro la Ternana
Il record di presenze in A con il Palermo
La stagione da sogno 2016/2017
E invece il Gallo le botte le prende (oltre a darle), ma poi puntualmente si rigetta in campo come se nulla fosse. E considerando che si parla di una carriera ormai quasi decennale, il fatto che gli stop più lunghi di un mese siano appena due testimonia che oltre al carattere anche il corpo del bomber di Calcinate è fatto veramente di materiale indistruttibile!
L'infortunio contro la Ternana
Paradossalmente, il primo vero infortunio in carriera è quello più grave. Nella stagione 2013/14 Belotti è (assieme a Dybala) una delle punte di diamante del Palermo che vince la Serie B e torna tra i grandi. Il centravanti però salta addirittura tre mesi di quel campionato a causa di un problema muscolare. Nel dicembre 2013 il l'attaccante esce al minuto 77 della partita contro la Ternana. Non una scena usuale per chi è abituato a giocare sempre tutto il match.
All’inizio il danno sembra di poco conto, un fastidio all’adduttore, che pare assorbirsi in breve tempo, al punto che il Gallo torna anche ad allenarsi. Errore, perché da ulteriori accertamenti emerge un distacco parziale dell’adduttore. Un problema importante, che lo tiene completamente fermo per un po’ e che lo costringe a un rientro lento e graduale, visto che la muscolatura nel frattempo si è indebolita.
38 presenze in A con il Palermo
Per fortuna di Belotti, però, il ritorno in campo arriva a marzo e a maggio c’è modo di festeggiare la promozione. E l’anno successivo, tanto per riprendersi quello che il destino gli ha tolto, l’attaccante gioca tutte e 38 le partite del campionato di Serie A, risultando il calciatore più presente del Palermo; primato che di solito appartiene ai portieri!
Quando nell’estate 2015 lo acquista il Torino, la musica non cambia. Belotti passa in panchina per scelta tecnica alcune delle prime partite, ma a novembre si prende il posto da titolare e non lo lascia più. Le presenze stavolta sono 35, quasi tutte dal primo minuto. E gli infortuni sembrano un lontano ricordo. Il primo stop dopo parecchio tempo arriva a settembre 2016, un infortunio muscolare alla coscia che lo costringe a saltare due partite.
26 gol nella stagione 2016/2017
Per il resto, la stagione 2016/17 è il solito tour de force per il Gallo, che negli ultimi match di quel campionato comincia anche a indossare la fascia di capitano del Toro. È la stagione migliore della sua carriera, con 26 gol che gli valgono il terzo posto nella classifica cannonieri dietro a Dzeko e a Mertens, ma davanti a punte del calibro di Higuain, Icardi e Immobile. Questa però sarà l’ultima stagione prima di affrontare quello che diventerà un problema cronico che di tanto in tanto lo costringe a fermarsi.
L'incubo Svezia
La prima frenata arriva a ottobre 2017 per una lesione al legamento collaterale del ginocchio destro. Lo stop è di tre partite, ma non permette al Gallo di arrivare in forma ottimale al match che vale una carriera: dei due spareggi mondiali contro la Svezia a novembre, Belotti gioca il primo da titolare ma è costretto a uscire, mentre nella partita di ritorno subentra ma non incide. Alla delusione si unisce anche la paura poco più di un mese dopo.
I granata lo hanno da poco blindato, chiedendo al Milan 100 milioni per portarlo via da Torino, ma in un allenamento di fine anno al Filadelfia arriva un crac. Si teme la rottura del crociato del ginocchio destro, ma alla fine è soltanto una forte distorsione, che terrà fuori il Gallo altre cinque partite. Dopo lo spavento, per il centravanti c’è un po’ di pace. La stagione 2017/18 termina senza altri infortuni e l’unica partita saltata nel campionato 2018/19 è per squalifica per somma di ammonizioni.
Tirato a lucido per Euro2020
La strana annata del 2020 è un’altra di quelle senza un minimo di riposo (se si escludono ovviamente i tre mesi di stop). Per Belotti “solo” un infortunio all’anca che gli fa saltare due match. Anni di stacanovismo però alla lunga si pagano e in questa stagione Belotti è già stato costretto a fermarsi per due volte. Nel primo caso quella al ginocchio è solo una contusione, nel secondo il problema è quello di sempre: l’articolazione, se troppo sollecitata, si infiamma.
Un qualcosa che ormai non preoccupa neanche troppo lo staff medico del Torino e a cui probabilmente il Gallo è ormai abituato, al punto da giocarci tranquillamente sopra quando il dolore è sopportabile. A novembre però il centravanti del Toro salta il match di Coppa Italia con l’Entella e quello di campionato con l’Inter. Segnale che stavolta proprio non si poteva fare altrimenti, perché di solito, con o senza dolore, il bomber granata in campo ci va sempre.
*L'immagine di apertura dell'articolo è di Matthias Schrader (AP Photo). Prima pubblicazione 4 marzo 2021.