Quando il tuo primo avversario in campionato non è il meraviglioso Carlo Ancelotti, trionfatore per la prima volta anche in Liga, oltreché vincitore seriale della Champions e neanche il famelico Cholo Simeone, guida indiscussa dell'Atleti, ma Javier Tebas, avvocato iberico e, soprattutto, Presidente, con pieni poteri, della Liga Nacional de Fútbol Profesional, è chiaro che prima di parlare del sistema difensivo a 3 o a 4 che sceglierà Xavi nel suo primo anno dall'inizio alla guida del Barcellona, è necessario condividere un passo indietro.
I debiti ed il bilancio blaugrana
La rosa del Barcellona 2022/2023
Le quote del Barcellona in Liga e Champions
Il salary cap spagnolo
Nell'estate 2021 il Barcellona ha perso a zero il miglior calciatore al Mondo degli ultimi 35 anni (dopo le magie di Diego a Città del Messico, per intenderci...); il rinnovo di Messi, con l'accordo precedente ormai abbondantemente scaduto, sarebbe stato troppo complicato, perché impossibile da perfezionare senza il taglio di almeno 5 giocatori sotto contratto.
Rispetto all'Italia, infatti, c'è un limite, di matrice naturalmente statunitense, oltre il quale i club non possono spendere e, ad agosto 2021, mentre Valentino Rossi annunciava il suo addio, il tetto di 350 milioni lordi di ingaggi per l'intera rosa blaugrana, era evidentemente, superato già da un pezzo.
Le criticità relative al salary cap sono tornate di attualità a distanza di appena 12 mesi.
Tra le polemiche alimentate con costanza sui media amici da Joan Laporta, di nuovo Presidente dopo il primo straordinario mandato, caratterizzato da vittorie ed iniziative che hanno reso la squadra catalana tra le più amate di sempre, sempre attuale quella relativa allo stipendio del centrocampista olandese Frenkie de Jong, non è più in linea, secondo la teoria del politico spagnolo, con i valori di mercato.
In effetti, se pensiamo che l'ex Ajax guadagna più di Lewa ed è arrivato al Camp Nou a soli ventidue anni, non è un esercizio mentale così difficile, giudicare l'operato nell'ultimo lustro del consiglio direttivo di Avenida Arístides Maillol.
I debiti ed il bilancio blaugrana
Davanti ad un disastro economico che richiama l'antipatica formula Too big to fail, le operazioni finanziarie del club, nel quadro di un mercato nel quale solo la Premier, di fatto, compra ed è praticamente impossibile realizzare plusvalenze, considerando gli importi spesi, sono state molteplici.
Il Barcellona ha ceduto i naming rights dello stadio e non solo lo spazio principale sulla maglia da gioco al colosso svedese Spotify. Stratosferiche le cifre dell'accordo che sembrano più da mercato NFL che da calcio europeo: un minimo di garantito di 435 milioni di euro totali per 8 anni di partnership.
Altra operazione, probabilmente meno indovinata per come inciderà sui conti nel lungo periodo, è stata quella di vendere la fetta del 25% dei proventi derivanti dai diritti tv, oltre al 49% della società che gestisce il merchandising catalano, al fondo USA Sixth Street.
Singolare come per tesserare il nuovo difensore Jules Kuandé proveniente dal Siviglia siano servite, dopo due settimane di stallo completo nelle quali al francese è stato consentito solo di allenarsi, garanzie personali dei soci.
La rosa del Barcellona 2022/2023
Migliorare un organico pieno di atleti sopravvalutati, molti dei quali poco funzionali, tra l'alltro, ad un'idea di divertimento e spettacolo che rappresenta un'esperienza calcistica unica, non rappresenta certo un ostacolo insormontabile; molto più complicato, invece, piazzare calciatori in esubero, protagonisti, si fa per dire, per la prima volta dopo 20 anni, della mancata qualificazione agli ottavi di finale di Champions, veramente impronosticabile per le quote scommesse calcio!
Così per tesserare ed iscrivere alle competizioni ufficiali l'ex centrocampista rossonero Franck Kessie, forse lo svincolato migliore del mercato 2022, il centrale difensivo Samuel Umtiti ha fatto le valigie per Lecce, con una formula che ricorda quella che permette all'Atletico Madrid di avere ancora in rosa Antoine Griezmann... pagato dal Barcellona.
L'acquisto che può spostare i valori e dimezzare i tempi per ritornare a pensare al Barcellona come Més que un club è naturalmente quello di Robert Lewandowski, sensazionale terminale offensivo del Bayern dei record!
Le quote del Barcellona in Liga e Champions
Il Barcellona che vince, a distanza di quattro anni dal ventiseiesimo campionato conquistato nel 2019, ha quota 2.60, dietro al Real che si gioca alla pari.
Più invitanti le quote ed i relativi bonus scommesse della partecipazione all'edizione 2022/2023 della Champions League: i blaugrana sono stati sorteggiati nel gruppo C, quello dell'Inter, insieme proprio al Bayern e al Viktoria.
La banda Xavi agli ottavi come prima in classifica vale 3.75, mentre la sesta Coppa dalle grandi orecchie nella finale di Istanbul, per i pronostici Champions, paga ben 20 volte la posta!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.