Se il bilancio della Dea produce dal 2016 utili in serie, una bella fetta del relativo merito è sicuramente del settore giovanile: attraverso il trading dei calciatori, molti dei quali cresciuti in casa, la società di Percassi, a differenza di tante altre, non si mantiene, ma investe in strutture.
L'allenatore Massimo Brambilla
La rosa 2020/2021 e Matteo Ruggeri
Proprio grazie a questo approccio si è stabilita nel calcio europeo che conta con due qualificazioni consecutive alla fase di eliminazione diretta della Champions League.
Trading mirato
Attenzione, amici, l’Atalanta non vende i suoi gioielli, cede, invece, i calciatori, seppur fortissimi, che non vengono reputati importanti nel sistema di gioco collaudato del Gasp. Si spiegano, così, i trasferimenti in uscita di Dejan Kulusevski e Musa Barrow a gennaio 2020 per circa 60 milioni complessivi: due ragazzi, vero, dalle potenzialità straordinarie, che non possono essere certamente definiti esuberi, ma che difficilmente avrebbero eliminato dalla distinta di gara i nomi dei vari Muriel, Zapata, Ilicic, e Malinovskyi dagli undici titolari.
Per non parlare che in quel momento a Bergamo c’era anche un ragazzo che indossava la maglia n. 10, probabilmente troppo frettolosamente scaricato da Zingonia...
Il Maestro Mino Favini
Alla base di questi incredibili risultati del settore giovanile nerazzurro ci sono naturalmente i 25 anni di lavoro di Mino Favini, Maestro di calcio e di vita: il Mago di Meda ha rilanciato il vivaio, crescendo giocatori, ma anche tecnici. Con lui alla guida, l’Atalanta ha sollevato innumerevoli trofei tra Primavera, Berretti, Allievi e Giovanissimi.
Favini sceglieva i giovani talenti, non in base al fisico, ma con un occhio alla attitudini. Amava ripetere ai suoi interlocutori: “se in partita cerca di continuo di portare il pallone, si deve coltivare il talento del bambino”. Tra i giovani che hanno scritto la storia orobica, sono “figli” di Mino Favini Montolivo, Pazzini, Bonaventura, Gabbiadini e Caldara.
Naturale che dal 2019, alla memoria del Mago, oltre una palazzina del centro di allenamento, sia stato dedicata il premio federale che viene assegnato per ogni stagione al miglior settore giovanile italiano!
La casa della Dea
Oltre a rinnovare completamente lo stadio, rendendo l'ex Comunale un impianto da Champions (Bergamo ha anche ospitato Italia-Olanda di Nations League), la lungimirante dirigenza bergamasca, ha messo mani anche al centro Bortolotti di Zingonia, creando un'ala, totalmente nuova.
All’interno del Bortolotti ci sono 7 campi da calcio regolamentari, una palestra dedicata solo al settore giovanile un polo medico d’avanguardia.
Parliamo di una società che guarda al futuro, l’unica dopo al Juventus in grado di rilevare la titolarità dello stadio dal proprio comune.
Inoltre, come abbiamo già spiegato su queste pagine web l’investimento sui settori giovanili da parte dei club professionistici viene incentivato dalle normative elaborate dall’Uefa per il Fair Play Finanziario; a Nyon, infatti, il denaro speso per il settore è qualificato come investimento virtuoso che non viene ricompreso nel conteggio del computo del pareggio del bilancio.
L'allenatore Massimo Brambilla
Il tecnico lombardo ha vinto gli scudetti 2019 e 2020, il secondo, naturalmente, perché al momento della sospensione del campionato, la sua Atalanta era saldamente in testa alla classifica del campionato, quando mancavano dieci partite al termine della stagione regolare, a più 3 sulla sorpresa Cagliari e soprattutto più 9 sull’Inter, rivale anche della finalissima dell'anno precedente.
I due scudetti non sono affatto banali, se ricordiamo che l'Atalanta non vinceva il titolo da 21 anni con la straordinaria nidiata delle classi 1979 e 1980 (Pelizzoli, i gemelli Zenoni fuori quota, Dalla Bona sotto età, Rossini e Colombo tra gli altri).
Il 14 giugno 2019, nella cornice di Parma, con la competente telecronaca dei giovani giornalisti di SportItalia, a decidere un incontro davvero equilibrato, nel quale, anzi, l’Inter non meritava di perdere, furono le accelerazioni di Kulu sulla trequarti ed il chirurgico destro sul secondo palo del subentrato Ebrima Colley, non a caso, per l'attività di scouting, gambiano come Barrow.
Per una categoria che sta cercando una sua dimensione coerente con il calcio moderno, quella finale rappresenta uno straordinario biglietto da visita: una partita che per agonismo, fisicità, presenza in campo, livello di attenzione delle due difese, qualità degli interpreti e cambi durante la ripresa dei due tecnici, non ha nulla da invidiare ad un incontro di serie A.
Nota di colore, il tecnico Massimo ha un figlio, Alessio, centrocampista centrale, capitano e faro della Primavera del Milan?! Vi ricorda qualcuno?!...
La rosa 2020/2021 e Ruggeri
Ultimo dei talenti lanciati da Brambilla un bergamasco DOC, di Zogno, da sempre all’Atalanta, in tutte le squadre giovanili e relative rappresentative di Coverciano: se dagli uffici di Zingonia dovesse partire una nuova operazione marketing sul territorio, dopo quella straindovinata che coinvolge tutti i neonati della provincia, la faccia pulita di Matteo Ruggeri, convocato anche ai Mondiali U17 con i compagni di squadra Giovane e Panada, sarebbe la scelta corretta per la campagna.
Matteo Ruggeri è ormai parte integrante del meraviglioso gruppo di Gasp; l’esterno a tutta fascia, classe 2002, bergamasco purosangue, cresciuto a pane ed Atalanta, ha giocato la prima titolare in Serie A contro L’Inter nell’1-1 di novembre 2020, dopo aver addirittura esordito in Champions qualche giorno prima contro il Liverpool con l'incontro terminato altro per le quote Champions.
Della rinnovata rosa della Primavera nerazzurra 2020/2021, citiamo proprio i due compagni di Ruggeri nell’avventura brasiliana, terminata solo ai quarti sotto i colpi dei padroni di casa, poi, naturalmente vittoriosi, il centrocampista Simone Panada e Samuel Giovane, addirittura Azzurro sotto età.
Peccato davvero che Brambilla ed i suoi talentuosi ragazzi non abbiano avuto la possibilità di confrontarsi in Europa con le migliori squadre della Youth League.
Diallo, un affare da record
Il vivaio dell’Atalanta è tra i migliori d’Europa, osservato quotidianamente dai responsabili dello scouting di tutte le società top.
Non è un caso se il Manchester United, ai colpi van de Beek ed Alex Telles, ha deciso di aggiungere una pedina per il futuro: il funambolico mancino Amad Diallo Traore. Con un’operazione da cifre davvero clamorose in questo momento: 25 milioni di euro, 15 di bonus più una robusta percentuale su un’eventuale cessione futura, Ole Gunnar Solskjaer ha deciso di scommettere sul fantasista di fascia.
Il classe 2002 è già andato in gol in Europa League. La vittima? Ovviamente il miglior portiere Donnarumma, battuto all’andata degli ottavi, da un intelligente pallonetto di testa, su assist geniale di Bruno Fernandes che ha scavalcato l'inter linea difensiva rossonera!
*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Antonio Calanni e Martin Rickett. Prima pubblicazione 28 marzo 2021.