Tra i grandi tecnici italiani, uno di quelli che ha avuto il maggior successo sportivo negli ultimi anni è certamente Antonio Conte. L'allenatore leccese, che già in carriera da centrocampista aveva raccolto diversi allori con la maglia della Juventus, ha cominciato un percorso in panchina dalle serie minori, che lo ha portato alla guida della squadra di cui è stato anche capitano da giocatore.
Lo stipendio di Antonio Conte al Tottenham
La buonuscita incassata dall'Inter
L'ingaggio di Conte al Chelsea
Il contratto record con la Nazionale
Grazie a lui la Signora si è rilanciata dopo gli anni di Calciopoli e i suoi tre scudetti hanno creato le fondamenta dei nove consecutivi dei bianconeri.
Dopo l’addio alla Juventus Conte ha accettato la sfida di guidare la nazionale, facendola ben figurare a Euro 2016, per poi accettare l’offerta del Chelsea e vincere la Premier League.
Lo stipendio di Antonio Conte al Tottenham
Il ritorno in Italia, all’Inter, ha portato i nerazzurri a interrompere il dominio juventino in Serie A. E adesso il tecnico salentino cerca un’altra impresa, far tornare il Tottenham agli splendori dell’era Pochettino.
Il contratto che Conte ha firmato con gli Spurs è di quelli importanti, anche se di breve durata. L’ex CT della nazionale è infatti subentrato in corsa a Nuno Espirito Santo e ha accettato un accordo fino al termine della stagione 2022/23, con opzione per il prolungamento. Per quanto riguarda lo stipendio, il tecnico guadagna 15 milioni di euro a stagione, il che significa oltre 20 milioni di euro fino alla fine del contratto.
Un ingaggio che lo spedisce tra i colleghi più pagati al mondo, anche se non si avvicina ai 24 milioni a stagione di Simeone o ai 23 di Guardiola.
La buonuscita incassata dall'Inter
Ma c’è da considerare anche un’altra questione: quando Conte ha preso accordi con gli Spurs stava ancora finendo di ricevere…la buonuscita da parte dell’Inter. Al termine della stagione 2020/21, quella del ritorno dei nerazzurri, favoriti per le scommesse calcio, allo scudetto, il club e l’allenatore si sono messi d’accordo per una risoluzione consensuale del contratto che li legava.
Del resto i nerazzurri dovevano cedere qualche big per risistemare i conti e il tecnico non voleva guidare un progetto ridimensionato.
Dunque, il resto del contratto triennale da 13 milioni netti a stagione che era stato firmato nel 2019 è stato cancellato grazie a un accordo tra le parti, che ha garantito a Conte di ricevere comunque parte dei soldi (7,5 milioni di euro) e all’Inter di sgravarsi di un contratto pesante (ancora di più per la parte lorda) e di risparmiare comunque qualcosa su quanto previsto al momento di mettere sotto contratto il tecnico.
L'ingaggio di Conte al Chelsea
Sempre rimanendo in tema di buonuscite, Conte era già entrato nel club di quelli che per lasciare una panchina hanno ricevuto una somma considerevole. Tutto merito del proprietario del Chelsea Roman Abramovich, che ha speso due miliardi e mezzo di euro in quasi vent’anni per vincere tutto, ma che spesso ha dovuto versare somme astronomiche ai tecnici che ha scelto, messo sotto contratto con accordi di lunga durata e soprattutto con stipendi pesantissimi e poi deciso di rimuovere dalla panchina di Stamford Bridge.
Il che è esattamente ciò che è avvenuto con la prima delle esperienze londinesi dell’allenatore attualmente al Tottenham. Il contratto viene firmato nel 2016 e prevede per Conte 9 milioni di euro netti a stagione. Finché le cose in campo vanno bene, con la vittoria della Premier League 2016/17, non ci sono problemi, anzi, arriva addirittura il prolungamento fino a giugno 2019 con aumento dell’ingaggio a quasi 13 milioni di euro.
Quando però nella seconda stagione il Chelsea crolla e il tecnico finisce ai ferri corti con alcuni dei suoi calciatori, Abramovich decide che è ora di cambiare allenatore.
A luglio 2018 dunque arriva l’esonero di Conte, che viene sostituito da Sarri. L’ex CT della nazionale però decide di fare causa al club per la sua buonuscita, con una richiesta che si aggira sui 10 milioni di euro.
Alla fine, nell’estate 2020, il bilancio del Chelsea spiega quanto è costato davvero esonerare l’allenatore: quasi 30 milioni di euro, che sono stati divisi tra Conte e il suo staff, che hanno provveduto anche a pagare le intere spese legali della causa.
E a quel punto ad Abramovich e alla sua fedele Marina Granovskaia conveniva quasi tenere Conte sotto contratto fino al 2019, considerando che comunque prima della stagione 2019/20 il tecnico non è tornato in panchina.
Il contratto record con la Nazionale
Andando a ritroso nella sua storia calcistica, Conte ha anche avuto un buon contratto ai tempi della nazionale. Il suo ingaggio, negoziato nel 2014 fino al luglio 2016 in teoria è di 1,6 milioni di euro lordi, ma grazie allo sponsor degli Azzurri (che già era la Puma) le entrate aumentano fino a 3,6 milioni, per poter raggiungere i 5 milioni lordi in caso di obiettivi calcistici pienamente centrati.
Non sarà così, perchè l’Italia a Euro 2016 si ferma ai quarti di finale dopo aver battuto, rectius, demolito da sfavorita per le scommesse sportive la Spagna campione in carica, ma comunque quando a fine torneo le strade degli azzurri e del CT si separano, entrambe le parti, in un modo o nell’altro, ci hanno guadagnato.
E anche ai tempi della Juventus Conte era tra i tecnici più pagati. Quando nell’estate 2014 le strade dei bianconeri e dell’allenatore si separano in maniera consensuale, Conte guadagnava circa 3 milioni di euro netti a stagione, più o meno la cifra che al netto delle tasse avrebbe poi percepito come commissario tecnico della nazionale.
Più moderati, chiaramente, gli stipendi ai tempi del Siena, dell’Atalanta e del Bari.
La truffa subita da Conte
Ma non è tutto oro quel che tocca Antonio Conte, come dimostra la storia emersa nel 2021 che vede il tecnico tra le vittime di una truffa da parte di un broker. Il consulente finanziario in questione, che avrebbe truffato anche altri protagonisti del pallone come Claudio Ranieri e Stephan El Shaarawy sarebbe riuscito a far sparire una cifra assai considerevole dal patrimonio dell’ex CT della nazionale: oltre 30 milioni di euro.
Una quantità di denaro enorme, che Conte, come il resto delle vittime, starebbe tentando di recuperare dagli eredi del professionista. Perchè il tecnico del Tottenham sarà anche l’allenatore italiano più pagato dell’ultimo decennio (e quindi di sempre), ma questo non vuol mica dire che possa accettare di buon grado di perdere così tanti soldi!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.