Giocare contro una big non è mai semplice, soprattutto perchè, per valori tecnici, nella maggior parte dei casi si parte senza i favori del pronostico. Ma visto che, come si suol dire, il pallone è rotondo, può succedere che la squadra più blasonata finisca per inciampare contro un club che magari non ha un palmares importante.
Ma che succede quando la big cade con continuità e sempre contro lo stesso avversario? In questo caso si parla di bestia nera. E se poi il piccolo o medio club in questione è la bestia nera di più big? Beh, a quel punto si può tranquillamente parlare di “ammazzagrandi”. E il miglior esempio di questa tipologia di squadra nell’ultimo decennio è certamente il Sassuolo.
Il Sassuolo è l'incubo per le grandi
Le vittorie a sorpresa per le quote Serie A all’inizio della stagione 2023/24 contro Juventus (4-2 a Reggio Emilia) e Inter (1-2 addirittura a San Siro) in fondo non sono niente di speciale per la squadra di Alessio Dionisi.
Da quando il Sassuolo si è affacciato in Serie A, infatti, ha fatto di frequente lo sgambetto alle squadre più importanti della massima serie. E in alcuni casi è un vero e proprio incubo per le big.
Lo si può tranquillamente dire dell’Inter, che con la sconfitta casalinga di fine settembre 2023 peggiora il suo score contro i neroverdi: finora le due squadre si sono incontrate 21 volte e senza troppe mezze misure, con 9 vittorie del Sassuolo, 10 dei nerazzurri e 2 pareggi.
Una percentuale di vittorie, quasi il 50%, che poche squadre possono vantare contro i milanesi. Certo, per la differenza reti è molto in vantaggio l’Inter, ma solo perchè in due occasioni (2013 e 2014) i nerazzurri hanno vinto per 7-0. Se poi si vanno a vedere i marcatori si scopre che il bomber della sfida è Domenico Berardi, che ha segnato 8 volte all’Inter in carriera.
I numeri del Sassuolo con Milan e Juve
A Milano però è mal comune e mezzo gaudio, perchè il Sassuolo può essere annoverato anche tra le bestie nere (anzi, neroverdi!) del Milan. Anche le sfide tra emiliani e rossoneri sono 21, ma vedono un vantaggio leggermente più importante del Milan, che ha vinto in 11 occasioni, a fronte di 3 pareggi, ma anche di 7 vittorie del Sassuolo.
Che in alcuni casi ha scritto addirittura la storia recente del Diavolo, visto che il 4-3 del gennaio 2014 è costato la panchina a Max Allegri.
Quella partita passa alla storia anche per il poker di un giocatore neroverde. Chi? Ma ovviamente Mimmo Berardi, che alla sua prima stagione in Serie A ottiene la consacrazione anche grazie ai quattro gol al Milan.
Il mancino di Cariati, comunque, quando vede rossonero diventa inarrestabile, perchè è nettamente il miglior marcatore di sempre della sfida: i suol gol al Milan sono 11, mentre gli altri marcatori multipli sono fermi a tre!
Nell’ultimo precedente, il clamoroso 2-5 che la squadra di Dionisi ha rifilato agli uomini di Pioli a San Siro, Berardi si è limitato a segnare una sola volta, ma in compenso ha servito 3 assist ai compagni. Ah, per la cronaca il Milan è la sua vittima preferita in carriera…
E la Juventus? La Signora è stata a lungo immune dalla pericolosità del Sassuolo, considerando che ci sono volute cinque partite ai neroverdi per ottenere la prima vittoria contro i bianconeri. Poi è arrivata una striscia di 11 risultati utili consecutivi per la Juventus, ma di recente il vento è cambiato, visto che il Sassuolo ha fatto registrare tre delle sue quattro vittorie contro la Juventus negli ultimi due anni.
E anzi, gli emiliani sono nel mezzo di un momento positivo, visto che hanno vinto le ultime due sfide, in entrambi i casi al Mapei Stadium. Tra i protagonisti del 4-2 del settembre 2023 c’è ovviamente Berardi, che però contro la Signora perde di efficacia. Per lui alla Juventus solo due gol, che però sono valsi al Sassuolo una vittoria... non di corto muso e un pareggio.
Altra dimostrazione che i neroverdi si esaltano con le grandi, anche se non mancano i casi contrari: contro la Roma, per esempio, gli emiliani hanno vinto due sole volte in 20 precedenti, mentre contro il Napoli le vittorie sono le stesse (sempre 2), ma le sfide già giocate sono ben 22
Se il Sassuolo è abbastanza costante contro le big, non mancano stagioni in cui una squadra riesce a ottenere un ruolino di marcia molto positivo contro le migliori squadre del campionato.
Verona fatale non solo per il Milan
È certamente il caso dell’Hellas Verona nella stagione 2021/22. La squadra di Tudor arriva nona in Serie A prendendosi diverse soddisfazioni.
I gialloblù battono la Roma, la Lazio con un clamoroso poker di Simeone per le quote calcio e la Juventus in un Marcantonio Bentegodi che sembra un fortino e poi si tolgono anche la soddisfazione di andare a strappare i tre punti a domicilio all’Atalanta.
E che dire del Genoa della stagione 2014/15? I rossoblù, all’epoca guidati da Gian Piero Gasperini, vincono contro Lazio (sia all’andata che al ritorno), Juventus, Milan (anche qui sei punti in due partite) e Inter, laureandosi ammazzagrandi di quell’edizione del torneo e raggiungendo una meritata qualificazione alle coppe, a cui poi però il Grifone non partecipa per mancata concessione della licenza UEFA.
Occhio al Monza di Palladino
L’ultima ammazzagrandi in ordine di tempo del nostro campionato è però certamente il Monza. Nella stagione 2022/23, la prima della oro storia in Serie A, i brianzoli partono molto male e arriva l’esonero del tecnico, Giovanni Stroppa. Al suo posto arriva Raffaele Palladino che non solo porta i lombardi all’undicesimo posto, uno dei migliori risultati di sempre per un club all’esordio in A, ma si permette anche di portare a casa scalpi pesanti.
Basti pensare che la prima vittoria di tutti i tempi per il Monza nel massimo campionato è l’1-0 contro la Juventus, poi battuta anche al ritorno per 0-2 all’Allianz Stadium.
Tra le altre big che sono cadute contro la banda Palladino ci sono l’Inter, sconfitta per 0-1 a San Siro, e addirittura il Napoli campione d’Italia, che è uscito dall’U-Power Stadium con un bel 2-0 sul groppone.
Tanto per dimostrare che da “piccola” ad “ammazzagrandi” il passo può essere decisamente breve…
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