Quando nel 2004 Aurelio De Laurentiis è diventato presidente del Napoli, il club partenopeo era appena fallito e doveva ricominciare dalla Serie C. Venti anni dopo i campani hanno aggiunto alla loro bacheca uno scudetto travolgente (stagione 2022/23), tre Coppe Italia (2011/12, 2013/14, 2019/20) e una Supercoppa Italiana (2014).

Ma soprattutto il Napoli è tornato grandissimo protagonista del calcio italiano ed europeo, portando allo stadio San Paolo (che poi è diventato Diego Armando Maradona dopo la morte del Pibe de Oro) campioni che non si vedevano proprio dai tempi del Diez.

Logico dunque che in questo ventennio i partenopei abbiano lavorato parecchio sul mercato, tra acquisti di grido, con intuizioni geniali e qualche flop, ma anche cessioni a cifre pazzesche. Ecco dunque i 10 giocatori più costosi della storia del Napoli e i 10 che hanno portato più soldi nelle casse del club.

E, in attesa di riscrivere l'ultimo paragrafo dell'articolo quando sarà ceduto a titolo definitivo Osimhen, poco sorprendentemente, alcuni nomi spuntano in entrambe le liste…

La Top 10 degli acquisti del Napoli

Per entrare nella top 10 degli acquisti più importanti dei campani bisogna essere stati pagati almeno 30 milioni. E infatti le posizioni tra la 8 e la 10 sono tutte appannaggio di calciatori che sono costati esattamente quella cifra. Si parla di Romelu Lukaku, Jesper Lindstrom e Fabian Ruiz, giocatori con destini molto diversi con la maglia azzurra addosso.

Il centravanti belga è arrivato nel 2024 dal Chelsea, su specifica richiesta di Antonio Conte, e sta scrivendo la sua storia al Maradona a suon di gol. Il danese è stato acquistato nel 2023 dall’Eintracht Francoforte ma non ha convinto ed è attualmente il prestito.

Lo spagnolo infine è arrivato dal Betis Siviglia nel 2018 ed è stato grande protagonista del centrocampo napoletano per quattro anni, prima di volare al Paris Saint-Germain e perdersi lo scudetto.

Che colpo l'ingaggio di McT

Al settimo posto c’è un altro degli acquisti dell’estate 2024, ovvero Scott McTominay. Lo scozzese, primo marcatore seriale per le scommesse calcio, è stato pagato al Manchester United 30,5 milioni di euro e ha subito dimostrato perché dalle parti di Carrington era considerato un pupillo di Sir Alex Ferguson sin da quando era un bambino: la sua forza fisica e le sue capacità di inserimento in Serie A fanno la differenza…

Al sesto posto c’è invece Arkadiusz Milik. Il centravanti polacco (attualmente alla Juventus) è arrivato al Napoli nel 2016 dall’Ajax per 32 milioni per sostituire Gonzalo Higuain, ma tra alcuni gravi infortuni e l’esplosione di altre stelle (come Dries Mertens) non ha mai recitato il ruolo da protagonista che forse si aspettava di avere.

La Top 5 si apre con un altro acquisto molto recente, quello di Alessandro Buongiorno. Il difensore scuola Torino (ed ex capitano granata) è costato 35 milioni di euro nell'estate del 2024, ma sembra destinato a diventare il perno della retroguardia partenopea per gli anni a venire.

Al quarto posto un altro difensore centrale, Kostas Manolas. Il greco è stato acquistato nel 2019 dalla Roma per 36 milioni di euro, ma al Napoli non ha quasi mai ripetuto le ottime prestazioni degli anni in giallorosso e ha lasciato il club dopo appena due anni e mezzo non esattamente memorabili.

Higuain e Lozano sul podio

Sul gradino più basso del podio c’è Higuain, pagato 39 milioni al Real Madrid nell’estate del 2013. Sul Pipita, quinto marcatore argentino di sempre in A, c’è poco da dire, l’argentino ha scritto la storia recente del Napoli, anche se non è riuscito a trascinare la squadra al titolo nonostante valanghe di gol. Ma il suo addio, di cui si dirà più sotto, ha rovinato per sempre una storia d’amore che sembrava quasi ripercorrere quella con Diego.

Il secondo calciatore più costoso della storia del Napoli è Hirving Lozano. L’attaccante messicano è stato prelevato dal PSV per 45 milioni nel 2019, ma non è mai riuscito a giustificare del tutto il prezzo del suo cartellino, segnando appena una trentina di gol in quattro anni.

Osimhen l'acquisto più caro della storia del Napoli

Discorso che invece non vale per l’uomo d’oro dei partenopei, Victor Osimhen. Quando nel 2020 il centravanti nigeriano è stato pagato 77,5 milioni al Lille molti gridavano al bidone. Ma dopo due stagioni di ambientamento, il bomber è stato fondamentale nella vittoria dello Scudetto 2022/23, laureandosi capocannoniere del campionato.

Peccato però che, come Higuain, il suo rapporto con il club e i tifosi si sia deteriorato in maniera forse ormai irreversibile.

Le cessioni migliori e il filo diretto con Parigi

Si passa alle cessioni, che dimostrano quanto bene abbia lavorato sul mercato il Napoli. La top 10 si apre con Fabian Ruiz, che nel 2022 si trasferisce al PSG per 22,5 milioni. Meno di quanto è stato pagato, vero, ma lo spagnolo era a un anno dalla scadenza e il club ha dovuto accontentarsi per non perderlo a zero.

In nona posizione c’è Eljif Elmas. Il trequartista macedone, pagato 17 milioni nel 2019, è stato ceduto all’RB Lipsia per 24 milioni nel gennaio 2024, dopo essere stato molto importante, nelle rotazioni di Spalletti, per la conquista del titolo.

All’ottavo posto la cessione di Allan all’Everton per 24,6 milioni nel 2020. Il centrocampista brasiliano, arrivato dall’Udinese per meno della metà, ha retto la mediana partenopea negli anni di Sarri, arrivando anche a guadagnarsi la nazionale verdeoro.

Rimanendo in Sudamerica, il settimo giocatore da cui il Napoli ha incassato di più è Ezequiel Lavezzi. Il Pocho è stata una grandissima intuizione del club, che lo ha riportato in Europa dal San Lorenzo dopo una breve esperienza al Genoa. Il primo grande Napoli di De Laurentiis, quello dell’era Mazzarri, si basava anche sull’inventiva dell’argentino, che poi è volato al PSG per 30 milioni nel luglio 2012.

Al sesto posto c’è invece Kalidou Koulibaly. Il difensore centrale senegalese è stato acquistato dal Genk per 7 milioni e ne ha portati nelle casse del club 42 quando è stato acquistato dal Chelsea nel 2022 dopo anni di prestazioni incredibili con la maglia del Napoli.

Kim va al Bayern con una clausola da 50

La top 5 si apre con un altro centrale, Kim Min-Jae. Il coreano è stato a Napoli appena una stagione, giusto il tempo di vincere lo scudetto da grande protagonista e di far spiccare il volo al suo cartellino. Acquistato per 19 milioni, il difensore è stato ceduto per 50 milioni al Bayern Monaco nell’estate 2023.

Al quarto posto, con i 57 milioni incassati per lui dal Chelsea nel 2018, c’è Jorginho. Il centrocampista italo-brasiliano ha dettato i tempi al Napoli per oltre quattro anni, prima di volare in Premier e vincere tutto il possibile con i Blues.

Sul gradino più basso del podio, con i 64,5 milioni spesi dal PSG nel 2013, c’è Edinson Cavani.

L’uruguaiano è stato la bocca di fuoco dei partenopei per tre stagioni, segnando a raffica e giustificando eccome i 17 milioni spesi per prelevarlo dal Palermo. E a differenza dei suoi successori, il Matador è anche rimasto nel cuore della tifoseria azzurra.

A gennaio 2025 Kvara passa al PSG per 75 milioni

La seconda cessione più remunerativa della storia del Napoli è anche la più recente, quella di Kvicha Kvaratskhelia. L’attaccante georgiano è stato acquistato nel 2022 per 13 milioni e ha rappresentato la grandissima sorpresa della stagione dello scudetto, in cui è stato premiato come MVP della Serie A.

Nel gennaio 2025, però, il classe 2001 si è fatto affascinare dalle promesse del PSG, che per averlo ha versato nelle casse del Napoli 75 milioni di euro.

La Juva paga la clausola di Higuain da 90

Ma qual è la cessione più pesante dei partenopei? Forse quella anche più devastante, perché non voluta: l’addio di Higuain. Nell’estate 2016 la Juventus paga per intero la clausola rescissoria del Pipita, versando 90 milioni al club e portando l’argentino a Torino.

Uno smacco che i napoletani non hanno mai dimenticato, neanche quando con quei soldi sono arrivati calciatori che hanno scritto pagine forse anche più importanti di quelle del loro ex centravanti…

*L'immagine di apertura dell'articolo è distribuita da Alamy.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.